La Toscana, una terra di proprietari di case. Nella regione ci sono 1,3 case per ogni famiglia, con un valore medio di ciascuna abitazione è di 265mila euro. E’ quanto emerge dal volume “Abitare in Toscana. Primo rapporto sulla condizione abitativa”, curato da Andrea Francalanci e Andrea Valzania e realizzato dalla Regione attraverso l’Osservatorio Sociale regionale, presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati.
IL RAPPORTO. Rapporto da cui emergono molti altri dati. A ogni toscano, per acquistare la propria casa occorrono in media oltre 8 anni di reddito, e per mantenerla deve spendere 362 euro al mese. Il patrimonio abitativo della Toscana, fotografato al 31 dicembre 2010, supera i due milioni di abitazioni, pari al 6,2% del totale nazionale, una dotazione che dovrebbe essere sufficiente rispetto alla popolazione residente che si attesta sui 3,8 milioni di unità: ci sono infatti a disposizione 544 abitazioni per ogni 1.000 abitanti, vale a dire 1,3 case per ogni famiglia, dato in linea con il resto del paese.
SPESE. Il valore complessivo delle abitazioni toscane, calcolato in base alle quotazioni di mercato, ammonta a 560 miliardi di euro, l’8,9% del valore nazionale, 5,4 volte il Pil regionale (il rapporto nazionale è invece di 4,2 volte). Un’abitazione in Toscana vale in media circa 265mila euro, il valore medio italiano si ferma a 180mila euro. Per comprare una casa occorre un somma pari a 8,2 annualità di reddito (il dato medio nazionale scende a 6,1). Se per la casa ogni toscano spende in media 362 euro al mese, quasi il 15% del reddito medio, le famiglie in locazione vedono innalzare questa percentuale, fino a sfiorare il 30%. A livello nazionale la somma è inferiore: 329 euro (13,7% del reddito).
COMPRAVENDITE. In calo la costruzione di nuove abitazioni: tra il 2005 e il 2009 la diminuzione media è stata del 15%, con il picco tra il 2008 e il 2009, -25%. Un trend opposto rispetto al numero delle famiglie residenti il cui incremento è imputabile soprattutto alla componente straniera. Netto anche il calo delle compravendite immobiliari nel periodo 2006-2010, causato in primo luogo dalla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e dalle sempre maggiori difficoltà di accesso al credito. La punta massima è stata toccata nel 2006, quasi 56 mila transazioni. Poi una rapida discesa fino alle quasi 40 mila nel 2009. Nel 2010 si è registrata una lieve ripresa, tornando a superare di poco quota 40 mila.
SFRATTI. Nel 2010 l’84,2% delle abitazioni toscane sono di proprietà (in Italia la percentuale scende all’81,6). A fronte di questo, le circa 255 mila famiglie che invece pagano un affitto sono sempre più in difficoltà, come testimonia la dinamica degli sfratti nel periodo 2001-2010. Dai 3.287 siamo passati a 4.906, con un aumento di circa il 49%. La quota di quelli per morosità dal 61% circa è passata all’89%. Le richieste di esecuzione sono passate da 3.399 a 10.965 (+228%). Quelli eseguiti da 880 hanno raggiunto 2.652 (+201%). Facendo un rapporto tra provvedimenti emessi e famiglie residenti osserviamo, nel periodo 2006-2010, un aumento della tensione abitativa in Toscana: in particolare, nel 2009, è stato registrato un provvedimento di sfratto ogni 250 famiglie residenti. Riguardo invece agli sfratti eseguiti, sempre mettendoli in rapporto con il numero di nuclei familiari residenti, nel 2010 si evidenzia uno sfratto ogni 844 famiglie con un aumento continuo dal 2007. Se invece limitiamo lo sguardo alle sole famiglie in affitto otteniamo un’esecuzione di sfratto ogni 96 famiglie.