Niente chat private, né commenti spiritosi alle foto pubblicate dagli amici. La Cgil mette al bando Facebook: non sarà più possibile accedere al social network dai computer degli uffici di Borgo dei Greci.
SOLO PER USI PUBBLICI. Niente uso privato di Facebook per dipendenti, funzionari e dirigenti della Camera del Lavoro di Firenze. Al contrario, sarà possibile continuare ad accedere utilizzando i profili dei vari settori del sindacato. Ma solo per scopi legati alle attività della Cgil.
SVAGO FUORI ORARIO. Non è la prima volta che il più popolare dei social network viene bandito dai luoghi di lavoro. Prima della Cgil era intervenuto lo stesso ministro Brunetta, per incitare gli uffici pubblici a tagliare fuori i siti internet di svago. Già un paio di anni fa le Poste Italiane hanno bloccato l’accesso ai propri dipendenti, seguite a ruota dalla Provincia di Milano e dalla Regione Lombardia.
L’ESEMPIO USA. Negli Stati Uniti, dove ha preso vita il fenomeno, è raro che le aziende private concedano ai propri dipendenti di collegarsi a Facebook o siti simili, preferendo invece un’altra strada: quella di mettere a disposizione dei lavoratori spazi dedicati alla socializzazione.
…E QUELLO DI NAPOLI. In alcuni uffici napoletani, invece, si è optato per un uso razionato del social network, in stile “pausa caffè”: un’ora al giorno suddivisa in tranche da 10 minuti.