sabato, 27 Aprile 2024
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La (difficile) Firenze di chi non vede / FOTO-INCHIESTA

Viaggio nella zona della stazione, per capire come gli ostacoli siano dietro l'angolo per un non vedente. I problemi non sono pochi e il bastone, in mezzo al traffi co di gente e auto, è più che un amico. GUARDA LE IMMAGINI

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Due passi, due di numero, accanto a una persona che non vede. Basta questo per capire quanto difficili possano diventare anche azioni semplici e quotidiane come  attraversare una strada. Il signor Fabio Ulivastri è un non vedente, e il suo bastone, in mezzo al traffico di gente e auto in piazza San Marco, vale più di un amico. Il Reporter ha fatto con lui un breve viaggio in giro per la città.

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BUS PROMOSSI. Poche tappe: da piazza San Marco a piazza Indipendenza e da qui alla stazione. Il bilancio? I promossi: gli autobus. Cinque su cinque presi, a bordo avevano il  navigatore parlante che scandisce il nome delle fermate. Altra promozione per la pensilina di piazza Indipendenza. Qui, premendo un pulsante, è possibile ascoltare l’elenco degli autobus in arrivo, e anche per i non vedenti tutto diventa più semplice.

STAZIONE BOCCIATA. Chi invece non supera l’esame è la nostra bella stazione di Santa Maria Novella: “Qui purtroppo manca un percorso tattile che consenta a chi arriva dall’altra parte della stazione di raggiunere la fermata della tramvia sul lato Alamanni – spiega Ulivastri – e solo una volta arrivati proprio davanti al binario si trova per terra una striscia coi rilievi per non vedenti, che consente di salire a bordo in sicurezza, potendo prendere le misure”.

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ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA. E non va meglio se si sceglie di aggirare l’interno stazione passando dall’esterno, di fronte alle gradinate, per raggiungere la stessa meta: “Qui, ad esempio, sempre per chi deve prendere la tramvia, c’è da superare un dislivello molto alto, per attraversare lungo la parte dei binari ‘morti’ e arrivare alla fermata”. E anche all’interno la stazione riserva un’altra brutta sorpresa: “Rattrista sentire la voce dall’altoparlante che invita a allontanarsi dalla linea gialla, senza poter sapere quale sia, visto che non è segnalata in altro modo per i non vedenti”.

FUTURO. E allora resta una speranza, spiega il signor Ulivastri: “Speriamo davvero che, magari in occasione dei mondiali di ciclismo, Firenze possa attrezzarsi e rimediare a incovenienti come questi, che in molte città all’estero e in Italia sono stati superati”.

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Nelle foto, nell’ordine:

Piazza San Marco, discesa difficoltosa dall’autobus causa macchina, palina parlante in piazza Indipendenza, scale della stazione senza percorso tattile, gradini altissimi davanti ai binari morti della tramvia, “allontanarsi dalla linea gialla”

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