domenica, 15 Dicembre 2024
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La ripresa di Prato parte da Tokyo

I filati pratesi sfilano in Giappone. E conquistano Tokyo. La Toscana dell'innovazione continua a suscitare interesse nel paese del Sol levante, dove fino al 30 ottobre è in visita una delegazione economica della nostra regione.

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Tutto esaurito per le sfilate, a cui hanno partecipato 20 aziende di abbigliamento toscane, e per la presentazione dei prodotti made in Tuscany di altre 10 aziende, nonché dei filati di 62 ditte di Prato.

SEGNALI DI RIPRESA. Tanto da far dire a Vincenzo Pagano, direttore di Prato Trade, “qui a Tokyo abbiamo registrato qualche segnale di ripresa, non solo per l’attenzione e l’interesse registrato verso i nostri prodotti, ma anche in termini di ordini”. Il segreto è concentrato nella qualità dei prodotti, nella capacità di fare innovazione e di anticipare le tendenze.

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“La scelta delle materie prime – ha commentato Ornella Bignami, che ha presentato i filati pratesi – insieme all’esperienza e alle tecnologie conferiscono ai prodotti toscani (abbigliamento, tessile e filati) il massimo della qualità inserendoli nella fascia alta del mercato, al top nel settore. Ed è importante che siano stati presentati qui a Tokyo dove si prendono le decisioni per il mercato asiatico e in parte anche per quello americano”.

ESPERIENZA E INNOVAZIONE. E’ la continua ricerca quella che consente alle nostre imprese di mantenere le quote di mercato e a guardare al futuro con speranza, come ha sottolineato lo stesso assessore regionale Ambrogio Brenna al termine delle sfilate.

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“L’interesse verso le nostre produzioni registrato in questi giorni – ha dichiarato Brenna, che guida la missione della Toscana in Giappone – dimostra che la scelta di sostenere le imprese proprio sul fronte dell’innovazione e della ricerca è quella giusta. Qui, abbiamo portato il meglio delle nostre produzioni, frutto dell’esperienza e della tradizione ma anche del forte impegno sul fronte dell’innovazione. Ciò ci ha consentito di mantenere il primato della qualità molto apprezzato dagli operatori economici giapponesi”.

GLI INVESTIMENTI. Una pista che la Regione ha deciso di continuare a battere, investendo nei prossimi anni ingenti risorse proprio sull’innovazione e la ricerca. “Ben 27 milioni sono destinati, nel solo 2010, alle attività di promozione delle nostre imprese sui mercati internazionali – ha aggiunto l’assessore – e ben 400 milioni sono le risorse che dal 2007 al 2013 abbiamo destinato all’innovazione e alla ricerca sui prodotti”.

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GLI OBIETTIVI. Due gli obiettivi di questa scelta: consolidare l’export destinato ai mercati europeo, americano e giapponese (che rappresenta il 70% del totale) e al tempo stesso sviluppare nuovi mercati nelle aree in espansione, dall’India alla Cina, dalla Russia agli Emirati.

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