La cifra comprende le opere già completate (292 chilometri di piste ciclabili distribuiti in 50 Comuni toscani e 103 chilometri di percorsi cicloturistici distribuiti in 20 Comuni), quelle in corso di realizzazione (50 chilometri di piste e 11 di percorsi cicloturisti) e quelle previste (altri 250 chilometri di piste e 100 di percorsi cicloturistici). Un totale di infrastrutture per le quali la Regione ha già stanziato ad oggi circa 7 milioni e 300mila euro.
L’investimento rientra nelle misure per la mobilità sostenibile a vantaggio dell’uso del mezzo leggero e di quello pubblico. Abitudine, la prima, che i toscani non disdegnano affatto. Anzi. Spostarsi a pedali nella nostra regione piace. Più di un toscano su tre (il 36,4%) e quindi più di 1 milione e 300 mila persone in Toscana, per diversi motivi, usano la bicicletta almeno una volta alla settimana, oltre 500 mila (il 15,1%) usano la bicicletta tutti i giorni.
Sui 10 milioni di spostamenti che avvengono ogni giorno nella nostra regione, un milione, il 10% dunque, sono fatti su bici che è il mezzo più usato dopo l’automobile. Se al nord Italia, area naturalmente vocata all’uso della bicicletta per le sue caratteristiche geografiche, l’80% delle famiglie possiede una bici, in Toscana la percentuale dei nuclei familiari possessori di una bici si attesta sul 67%. Cifra superiore alla media italiana che è del 59%.
Un terzo degli spostamenti a pedali sono effettuati per lavoro (gli altri due terzi per la gestione della vita familiare e per il tempo libero). La quota di spostamenti pendolari in bicicletta oggi si attesta al 3,1%, ma vi sono zone e città dove sale sopra il 5%. A Pisa, per esempio, il 14,1% degli spostamenti pendolari sono effettuati in bicicletta, e anche in diverse città (Viareggio, Lucca, Grosseto, Livorno, Firenze, Pontedera e Empoli) si supera il 5% di tragitti casa-scuola e casa-lavoro in bicicletta.
«Sono cifre – commenta l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti – che indicano che l’uso della bicicletta è sviluppato e non riguarda utenze marginali, ma migliaia di persone ogni giorno. Il che mostra anche le potenzialità dello sviluppo del mezzo, dato da tenere presente in vista del 2013 quando, grazie all’Alta Capacità, ci saranno 500mila persone ogni giorno che vanno a lavoro in treno. E che possono usare la bici.
La potenzialità può maggiormente sprigionarsi dall’estensione dell’intermodalità sulla quale la Regione Toscana sta lavorando per sviluppare gli interscambi treno-bici nelle stazioni dei treni e della futura tramvia. Insomma, favorire l’uso del mezzo pubblico significa anche favorire la bicicletta e al tempo stesso realizzare quella rete di mobilità che garantisca condizioni di accessibilità alternative all’uso del mezzo privato».
Oggi coloro che usano la bici per recarsi da casa propria alla stazione sono il 10% dei pendolari. Coloro che la usano dalla stazione al posto di lavoro, sono solo l’1%. «E’ ovvio – conclude Conti – che innanzitutto occorre lavorare perché possa usare la bici anche quel 9%, intanto rendendo accessibile il servizio di noleggio bici presso le stazioni».