mercoledì, 7 Maggio 2025
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L’allarme di Federalberghi: ”Turismo, a Firenze una Pasqua sotto tono”

La Pasqua - viene spiegato - si annuncia in tono minore rispetto allo scorso anno, anche a causa del fatto che cade molto presto. Prenotazioni a rilento e anche il last minute non lascia molta speranza di arrivare alle cifre del 2012.

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Una Pasqua sotto tono. E’ questo il timore di Federalberghi per la festività ormai alle porte.

TURISMO. La destinazione Firenze – viene spiegato – “sconta come tutte le altre il crollo della potenzialità media di spesa che affligge in modo generalizzato tutta l’area euro, anche se forse tiene meglio rispetto a tutte le altre città italiane con l’eccezione di Roma. Il bilancio dei primi due mesi del 2013 è negativo, con percentuali che arrivano fino al -5%, ed è difficile ipotizzare risultati diversi per il prossimo periodo. Vero banco di prova saranno così quest’anno il 25 aprile e 1 maggio. La Pasqua si annuncia invece in tono minore rispetto allo scorso anno, anche a causa del fatto che cade molto presto. Ad oggi le prenotazioni vanno a rilento e anche il last minute non lascia molta speranza di arrivare alle cifre del 2012, soprattutto perché mancheranno in maniera decisa e consistente i turisti italiani, preda di un’incertezza politica ed economica che non invita a spendere. Tuttavia queste previsioni potrebbero essere ribaltate se si dovesse concretizzare quell’arrivo di turisti dall’area dollaro che alcuni analisti hanno prospettato”.

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PASQUA. Federalberghi Firenze traccia il quadro di una situazione piuttosto critica per l’intero comparto turistico. “Se nel 2012 nonostante le difficoltà il bilancio rispetto all’anno precedente è arrivato quasi a raggiungere l’equilibrio, registrando una perdita di arrivi e presenze ma non tale da creare allarme, il 2013 rischia di vedere un calo considerevole – spiega il presidente Francesco Bechi -. Il quadro macro-economico è tale da indurci a pensare che i dati negativi di inizio anno possano caratterizzare anche i mesi a venire. La sofferenza è diffusa e accomuna tutti gli alberghi, senza particolari differenze dovute alle stelle. E come se non bastasse, al rallentamento del turismo leisure si accompagnano le difficoltà del turismo congressuale, che paga la carenza di risorse a disposizione e che si traduce in un calo del numero degli eventi. La marcia di avvicinamento alla Pasqua è molto lenta per quanto riguarda le prenotazioni, e facendo un calcolo ponderato si potrebbe prevedere una flessione delle presenze del 5% rispetto allo scorso anno, ma con flessione maggiore per i fatturati. Sia per la crisi che per questioni di calendario. Meglio potrebbe andare per i ponti di primavera, soprattutto se almeno le incertezze politiche si fossero risolte. Quelle italiane e non solo. Altrimenti c’è da pensare che di turisti italiani quest’anno se ne vedranno molto pochi”.

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