Questi lavori saranno esposti dal 28 maggio nello spazio Sam al Coventino. Il progetto ha coinvolto quattro paesi e cinque città europee: Firenze per l’Italia, Limoges per la Francia, Burgas per la Bulgaria, Barcellona e Sant Feliu de Guixols per la Spagna. Sono stati chiamati a partecipare al progetto tre artisti e tre artigiani per ogni paese per un totale di 24 persone, alle quali si sono aggiunti tutti coloro che a titolo gratuito hanno voluto partecipare.
I risultati del progetto sono stati illustrati stamani in Palazzo Vecchio dal vicesindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente e il direttore della Fondazione per l’Artiginato artistico Eugenio Taccini e Franco Vichi, coordinatore generale del progetto, il presidente della Scuola professionale edile Marzio Cacciamani e la storica dell’arte Cristina Degl’Innocenti, curatore scientifico del progetto.
“Ritrovare e recuperare la vicinanza fra arte e artigianato, che nel passato era scontata e naturale, non è affatto facile – ha detto Nardella – Come non è facile sia ritrovare linguaggi comuni alle diverse forme d’arte e all’artigianato, sia far circolare le idee e le esperienze oltre i confini della propria città e del proprio paese. Per questo il progetto ‘Inhand’, che non a caso è nato proprio a Firenze, può considerarsi un fiore all’occhiello per la nostra città e per la Fondazione Artigianato Artistico che l’ha promosso e sostenuto. L’idea di considerare l’artigianato non solo come attività strettamente connessa al turismo, ma come attività lavorativa ai livelli più alti di innovazione ed arte, è pienamente condivisa dall’amministrazione comunale, che ha proprio questo fra gli obiettivi da perseguire nel suo mandato e nella sua attività”.