Un sospiro di sollievo.
“L’EQUIPAGGIO STA BENE”. E’ quello che, il giorno dopo il blitz che ha liberato la nave livornese Montecristo, può tirare il Gruppo D’Alesio, di cui l’imbarcazione fa parte. “I pirati si sono arresi senza sparare. Il Comandante dice di aver parecchi danni a bordo ma era molto contento e euforico, tutto l’equipaggio sta bene ha parlato con le proprie famiglie e sono tutti sereni. La rotta è stata in qualche modo condizionata dal Comandante sapendo che muovendo il timone in quella direzione puntavano verso il corridoio di sicurezza. Una volta valutati i danni subiti si deciderà come continuare la rotta e proseguire il viaggio fino a destinazione”: sono queste le parole di Nello D’Alesio, vicepresidente esecutivo del Gruppo che, con il fratello Antonio, è alla guida della società da oltre quarant’anni.
L’INTERVENTO. Ieri c’era stato l’intervento congiunto di due unità della Marina Militare degli Stati Uniti e del Regno Unito, che hanno operato sotto la direzione dell’Ammiraglio italiano Gualtiero Mattesi – in qualità di Comandante della Task Force dell’Operazione NATO Ocean Shield: gli undici pirati che avevano sequestrato la M/N Montecristo si erano arresi ed erano stati tratti in stato di detenzione.
SALVI GRAZIE ALLA CITTADELLA. L’equipaggio della nave, composto da 23 persone, dopo l’attacco si era rifugiato nella cittadella blindata. “L’evoluzione positiva della vicenda si è potuta verificare grazie alla professionalità del Comandante Diego Scussat e del suo equipaggio, all’efficacia degli equipaggiamenti della motonave e al rispetto delle procedure apprese durante la formazione ricevuta dal personale di bordo per opera del team di esperti di security”, spiega il Gruppo D’Alesio, che “esprime il suo forte apprezzamento per l’efficace collaborazione fra tutti gli attori istituzionali, italiani ed esteri, che ha consentito lo svolgimento della brillante operazione odierna. Un ringraziamento particolare va al Ministero degli Affari Esteri, che, attraverso l’Unità di Crisi, sin dai primi momenti ha seguito con massima attenzione la vicenda, e al Comando Operativo Interforze del Ministero della Difesa”.
NAVI ANCORA IN MANO AI PIRATI. Un pensiero particolare – conclude una nota del Gruppo – va agli amici armatori Fratelli D’Amato e Perseveranza proprietari delle navi Italiane ancora in ostaggio dei pirati e che sono stati vicini al Gruppo D’Alesio in questi momenti di forte tensione.
LE TAPPE DELLA VICENDA: Pirati, nave livornese sequestrata in Somalia – Nave sequestrata, ancora nessun contatto / FOTO – I pirati si arrendono: blitz sulla nave sequestrata