Era nascosto dentro un vano sotto il sedile dell’auto, l’hard disk che ha svelato la doppia contabilità di un odontoiatra di Firenze. Il ” libro digitale ” è stato scoperto dalla finanza e al suo interno vi era memorizzato tutto il volume d’affari in nero del professionista, dal 2006 al 2011.
L’ARCHIVIO-MOBILE. Il professionista per ogni sua prestazione emetteva la ricevuta fiscale ma sola la metà di queste erano dichiarate. Tutte le prestazioni effettuate ed i relativi compensi venivano puntualmente annotati nell’archivio-mobile. Secondo le indagini delle fiamme gialle l’evasione fiscale ammontava a quasi due milioni e mezzo di euro.
ASSISTENTI DI POLTRONA NON ABILITATE. La scoperta dell’irregolarità fiscale è solo una parte della vicenda. Infatti, la finanza si era recata nello studio dell’odontoiatra furbetto per degli accertamenti sull’esercizio abusivo della professione. Là le fiamme gialle hanno trovato tre giovani dipendenti che si dichiaravano ”assistenti di poltrona” ma in realtà sprovviste di qualsiasi titolo abilitativo.
DOPPIA CONTABILITA’ E DOPPIA DENUNCIA. Le tre donne sono state denunciate per il reato di abusivo esercizio di una professione. Per il titolare dello studio si aggiunge anche quella di falsa dichiarazione dei redditi.