giovedì, 18 Aprile 2024
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L’ombra dell’ecomafia in Toscana

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I dati, provenienti dalla forze dell’ordine, sono stati raccolti da Legambiente nel nuovo Rapporto sulle ecomafie, presentato questa mattina in Regione dall’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini, dal presidente di Legambiente Toscana Piero Baronti e da rappresentanti del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia provinciale e del Corpo Forestale.

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“Nel rapporto – ha detto l’assessore Bramerini – la Toscana risulta al settimo posto tra le regioni italiane per quanto riguarda il rischio di reati ambientali. Oltre alle regioni del sud vediamo che questo fenomeno interessa anche alcune regioni del nord, come ad esempio il Veneto, secondo in classifica dopo la Campania, per quanto riguarda il numero di illeciti nella gestione del ciclo dei rifiuti”.

“Forze dell’ordine, Comuni, Province, Arpat e Regione – aggiunge l’assessore – fanno molto per contrastare questi fenomeni. L’elevato numero di denunce dimostra la crescente sensibilitĂ  verso il tema dei reati ambientali e sottolinea che il sistema di controllo del territorio è efficiente e che gli strumenti di pianificazione territoriale adottati dalla Regione, primo tra tutti il Piano di indirizzo territoriale (Pit), stanno funzionando. Serve un coordinamento, un’integrazione ancora maggiore, tra il lavoro delle forze dell’ordine, l’Agenzia di protezione del territorio e gli enti pubblici preposti al controllo, sia per quanto riguarda l’edilizia che per la gestione dei rifiuti». L’assessore ha ricordato che la Regione ha recentemente rinnovato una convenzione con Corpo Forestale ed Arpat, per il controllo del ciclo dei rifiuti, e che sta lavorando per firmare presto un accordo analogo con il Noe dei Carabinieri.

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“E’ il settore dei rifiuti speciali – spiega Bramerini – quello che più di altri si presta alle attività illecite. Anche per contrastare questo fenomeno che la Regione sta aggiornando il Piano dei rifiuti urbani e quello dei rifiuti speciali ed ha affidato ad Arpat il controllo su tutti gli impianti che si occupano di rifiuti urbani e speciali (in Toscana sono circa 1000). La nostra regione ha una dotazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti speciali insufficiente ed esporta oltre il 30% della sua produzione. Dobbiamo intervenire, coinvolgendo anche i privati, per affermare i principi della prossimità e della responsabilità, cioè il concetto che i rifiuti devono essere trattati e smaltiti il più vicino possibile alle zone di produzione”.

Secondo il rapporto di Legambiente 2007 in Toscana sono stati accertati 283 casi di smaltimento o traffico illegale di rifiuti (con 312 denunce e 76 sequestri), e 523 casi di abusivismo, speculazioni edilizie e tentativi di infiltrazione criminale negli appalti pubblici (740 denunce, 124 sequestri). Insieme ad Emilia Romagna e Liguria, la Toscana sembra essere al centro anche dello smistamento di cuccioli di cani e altri animali importati illegalmente per corse clandestine e combattimenti (circa 100 mila esemplari all’anno). Quanto ai furti di opere d’arte, sul territorio toscano nel 2007 ne sono stati compiuti 100, ma molti sono anche i beni artistici recuperati grazie ad importanti operazioni dei carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico di Firenze. Infine, sul fronte degli incendi, la Toscana in Toscana nel 2007 ce ne sono stati 588 tra dolosi e colposi, sono scattate 101 denuncie e 20 sequestri.

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