giovedì, 28 Marzo 2024
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Macché danza, ora arriva la ”preghiera della pioggia”

L'invito a una preghiera per il ''dono della pioggia'' è stato rivolto dal cardinale Giuseppe Betori ai sacerdoti della diocesi fiorentina.

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Una sorta di “preghiera della pioggia”. E’ quella che ha invitato a fare il cardinal Betori, visto il periodo di eccezionale e preoccupante siccità che sta interessando buona parte del centro Italia, Toscana compresa.

LA PREGHIERA. L’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori ha infatti rivolto ai sacerdoti della diocesi un invito alla preghiera per il ”dono della pioggia”.

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CONSUMI. Ma non solo. Perchè il cardinal Betori ha anche invitato alla sobrietà dei consumi e a riflettere sugli stili di vita e sulla garanzia per tutti di un ”un accesso equo, sicuro e adeguato all’acqua”. Un problema, quello dell’acque e della sua mancanza, che per Betori “chiama ciascuno di noi a maggior sobrietà nei consumi e a responsabilità nell’uso di questo bene prezioso e limitato”.

COLDIRETTI. “Accogliamo l’invito alla preghiera per il ‘dono della pioggia’ rivolto dall’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori in Toscana dove la siccità rischia di dimezzare la produzione di cereali”. E’ quanto afferma la Coldiretti nel ringraziare l’arcivescovo di Firenze che ha invitato a pregare nelle regioni colpite dalla siccità “perche’ il Signore conceda il dono della pioggia e non manchino le risorse idriche necessarie ai bisogni e alle attività degli uomini”. La crescente preoccupazione per le mancate piogge va di pari passo con il bel tempo e temperature decisamente fuori stagione che secondo Coldiretti avranno un drastico effetto sulla resa ad ettaro con un abbattimento del 50 per cento della produzione in Toscana.

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SICCITA’. La mancanza di piogge – precisa la Coldiretti potrebbe costare, in termini di produzione, oltre 2 milioni di quintali di grano per un valore tra 50 e 60 milioni di euro, mettendo in difficoltà l’intero comparto agricolo in un difficile momento di crisi. La siccità – prosegue la Coldiretti – sta in realtà colpendo tutto il centro e il nord Italia dove si registrano gravi difficoltà nelle campagne ma anche nei centri urbani. Sul territorio nazionale è caduto il 10 per cento di acqua in meno nel 2011, ma a cambiare è anche la distribuzione della pioggia con il problema della siccità che colpisce il Nord e il Centro Italia dove nell’inverno appena concluso le precipitazioni sono addirittura dimezzate. In difficoltà ci sono i campi agricoli con i terreni induriti dalla siccità che rendono difficili e molto costose le tradizionali lavorazioni per la preparazione delle semine, ma a preoccupare è anche la disponibilità idrica per l’irrigazione delle piante durante la fase di crescita primaverile ed estiva, con la ripresa vegetativa delle piante da frutto favorita dal caldo.

Le previsioni: Già, ma che tempo farà? Nuvole sì, ma l’acqua…

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L’emergenza: ”Mai vista una siccità così”: l’allarme degli agricoltori toscaniBilancino: livello ai minimi storici / FOTO

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