giovedì, 28 Marzo 2024
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Duemila a Firenze per il corteo antifascista

Dopo l'aggressione al liceo Michelangiolo di Firenze, i collettivi di sinistra hanno organizzato un corteo antifascista. La città compatta: “Siamo antifascisti”

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In almeno 2mila hanno partecipato al corteo antifascista a Firenze ieri sera, 21 febbraio: una manifestazione nata dopo l’aggressione a tre studenti del liceo classico Michelangiolo lo scorso sabato mattina da parte di sei ragazzi appartenenti ad Azione Studentesca (legata a Casaggì) e Fratelli d’Italia. Una risposta forte, di circa due ore, per dire a tutti che Firenze non è una città fascista.

Il corteo antifascista a Firenze e l’arrivo nella sede di Casaggì

Il corteo antifascista è partito intorno alle 18 dai giardini di viale Malta, nel Quartiere 2 di Firenze, dove c’è anche la sede di Casaggì. E uno dei momenti di maggior tensione si è verificato quando le circa 2mila persone si sono indirizzate verso la sede di Casaggì in via Frusa con cori antifascisti e fumogeni rossi. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico e la manifestazione è stata pacifica, come aveva chiesto il sindaco Dario Nardella. La polizia ha controllato la situazione, anche con un elicottero che ha sorvolato il Quartiere di Campo di Marte.

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Ciò che è emerso durante la manifestazione antifascista è che gli organizzatori non gradivano nessun esponente della politica. Naturalmente della destra. Ma neanche della sinistra. Ci sono stati diversi cori contro la giunta Nardella e anche contro i giornalisti. Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani è stato brevemente contestato. Della giunta erano presenti gli assessori Andrea Giorgio, Sara Funaro e Cosimo Guccione. Tra i consiglieri Sinistra Progetto Comune con Dmitrij Palagi.

“Risvegliare lo spirito antifascista della nostra città”

I ragazzi, durante il corteo antifascista di Firenze, hanno mostrato fin da subito di avere le idee chiare: “Scendiamo in piazza contro l’ideologia del Ventennio – hanno detto -. Vogliamo risvegliare lo spirito antifascista della nostra città”. Tutti hanno sottolineato il “legame tra Azione Studentesca, Fdi e Casaggì”, evidenziando anche che il premier Giorgia Meloni non ha ancora condannato l’aggressione di sabato. Intanto proprio sull’aggressione vanno avanti le indagini. La procura di Firenze ha aperto un fascicolo in cui si ipotizza il reato di violenza privata aggravata. Sono stati iscritti nel registro degli indagati i sei giovani identificati.

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