sabato, 12 Ottobre 2024
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Manifestazione a Firenze dopo il crollo in via Mariti – FOTO

Sciopero di Cgil e Uil. Al presidio di via Mariti anche gli interventi dei segretari generali Landini e Bombardieri

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Bandiere listate lutto e mille garofani bianchi in ricordo delle morti bianche che ogni anno avvengono in Italia. 8mila persone secondo gli organizzatori hanno partecipato ieri, 21 febbraio, alla manifestazione promossa da Cgil e Uil con un presidio proprio in via Mariti, dopo il crollo nel cantiere per la nuova Esselunga. I sindacati hanno chiesto al governo interventi per garantire la sicurezza sul lavoro. All’iniziativa erano presenti i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil PierPaolo Bombardieri. Sempre ieri le due sigle hanno proclamato uno sciopero nazionale dei metalmeccanici e dell’edilizia (nel fiorentino riguardava tutti i settori).

Crollo a Firenze: la manifestazione in via Mariti

Non si è tenuto un corteo, ma  la manifestazione in via Mariti si è svolta sotto forma di presidio davanti al cantiere per la costruzione della nuova Esselunga, dalle ore 16.30. Operai, lavoratori pubblici, impiegati, pensionati, singoli cittadini: in migliaia hanno affollato la strada, chiusa al traffico, con bandiere, striscioni, cartelli e anche con caschetti gialli e tute da lavoro. A fianco del cantiere i segretari generali della Cgil Maurizio Landini e della Uil PierPaolo Bombardieri hanno deposto due mazzi di garofani bianchi in memoria delle 5 vittime del grave incidente sul lavoro.

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“Di fronte alla morte, se avete intenzione di intervenire fatelo adesso – ha detto Bombardieri – Prevedete per i grandi appalti nel settore privato la stessa normativa prevista per gli appalti pubblici. Si devono applicare i contratti giusti, nei cantieri non si possono applicare contratti diversi da quelli dell’edilizia perché costano di meno”. La richiesta di regole più stringenti è arrivata anche da Landini. “Il subappalto a cascata va cancellato – ha affermato – bisogna introdurre la patente a punti, bisogna estendere il diritto alla formazione e alla prevenzione, bisogna aumentare le assunzioni agli ispettori e anche dei servizi di medicina del lavoro, e bisogna da questo punto di vista cancellare anche tutti quei sistemi che hanno portato qui addirittura a lavorare qui gente clandestina. La maggioranza di quelli che sono morti sono migranti, in alcuni casi clandestini”.

Lo sciopero contro gli incidenti sul lavoro

In occasione della manifestazione davanti al cantiere di Firenze dove si è verificato il crollo, Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero sempre il 21 febbraio, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici. Fiom, Fillea, Uilm e Feneal hanno parlato di un’adesione altissima tra gli operai, chiamati a fermarsi nelle ultime due ore del turno.  A Firenze, Prato e Pistoia erano previste 4 ore di sciopero, alla fine di ogni turno,per i metalmeccanici.

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