Non sembra destinato a finire più (e sicuramente non a finire qui) lo scambio di battute tra Sergio Marchionne e Matteo Renzi.
LE POLEMICHE. Scambio che aveva avuto il suo apice mercoledì, quando l’amministratore delegato di Fiat non aveva avuto parole solo per il sindaco, ma aveva allargato il suo commento a tutta la città, definendo Firenze una “povera e piccola città”. Le polemiche, come ormai noto, non erano mancate, e le risposte per Marchionne erano state le più dure, varie e fantasiose, tanto dal mondo della politica (per una volta unito, quello fiorentino, a difendere il buon nome della città) quanto dalla gente comune.
DA LONDRA. Ora, però, Marchionne (che con un comunicato pubblicato sul sito della Fiat aveva cercato di spiegare le sue parole) è tornato a parlare da Londra. E le sue parole sono state un altro “colpetto” nei confronti del sindaco di Firenze, in corsa per le primarie del centrosinistra con l’obiettivo di subentrare a Monti come presidente del consiglio. “Spero che Monti stia in carica per sempre. E’ stato ingaggiato per risolvere un pasticcio e questo non sarà facile né breve”, ha detto l’ad di Fiat.
MONTI PREMIER. Dunque Marchionne non ha dubbi: fosse per lui, il posto di premier spetterebbe a Monti. Almeno questa volta, comunque, Firenze non è stata tirata nel mezzo.
Cosa era successo. ”Firenze piccola e povera città”: è bufera su Marchionne – Caso Marchionne, il web si scatena. ”Ma è il nuovo slogan per la Punto?” – Marchionne: ”I miei commenti su Firenze estratti fuori dal contesto” – Renzi su Marchionne: ”Fossi un azionista Fiat mi farei domande”