Martini ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti del progetto di Frattini di coinvolgere le Regioni nelle iniziative umanitarie e sanitarie per i bambini e i civili di Gaza, cosa di cui la Toscana già si occupa, in quanto capofila del progetto “Saving Children” per la cura negli ospedali israeliani dei bambini palestinesi che altrimenti non potrebbero essere curati nelle strutture sanitarie della Wets Bank.
L’auspicio di pace e sicurezza è invece il tema delle lettere indirizzate a Peres e Abu Mazen, ai quali il presidente ha ricordato che Saving Children “non è solo un progetto di emergenza sanitaria, ma contiene in sé un grande disegno di riconciliazione con l’obiettivo di contribuire a curare la vera malattia del Medio Oriente: l’odio tra i due popoli. Il presente e il futuro del Medio Oriente non sta né nella guerra, né nel terrorismo. Mai come oggi c’è bisogno di politiche di riconciliazione. E, per questo, non possiamo rimanere prigionieri del terrore che rischia di imporre a tutti l’agenda della politica”.
“Per costruire il futuro del Medio Oriente bisogna percorrere altre strade – ha continuato Martini -. E oggi l’entrata militare a Gaza rischia, nel medio periodo, di seminare una quantità di odio difficilmente misurabile, con conseguenze incalcolabili per il futuro di tutta l’area. E’ evidente a tutti che l’integralismo di Hamas costituisce una minaccia e un pericolo non tollerabile. Ma tutto ciò non libera Israele dalle responsabilità verso i bambini e la popolazione civile palestinese”. La Toscana, conclude il presidente è a disposizione “per ogni ulteriore iniziativa di pace e di riconciliazione“.
“L’entrata a Gaza dell’esercito israeliano – scrive poi Martini al presidente Abu Mazen – punta ad una soluzione militare a fronte dell’assurda strategia messa in atto da Hamas. E’ nei fatti che l’integralismo di Hamas rappresenta una minaccia intollerabile. Ciò non esime però Israele dalle sue responsabilità verso la popolazione di Gaza. Il risultato è una catastrofe umanitaria dalle dimensioni sempre più gravi. La Toscana è solidale con le vittime di Gaza, con i bambini innocenti, con la popolazione, con tutti quelli che pagano un prezzo intollerabile di sofferenze”.
“L’unica soluzione per il futuro del Medio Oriente è una politica di riconciliazione che tagli le radici del terrorismo ed offra progetti, speranze, sviluppo e sicurezza al popolo palestinese e a quello israeliano. La pace è la politica realistica di cui c’è bisogno, oggi più che mai: è la svolta che attendiamo da troppo tempo. Il governo della Regione Toscana – conclude Martini – apprezza da sempre la Sua saggezza nella ricerca di una politica di pace, riconciliazione e sviluppo civile e umano. Siamo pronti a collaborare ad ogni iniziativa che Lei ritenga utile per perseguire questi obiettivi”.