mercoledì, 1 Maggio 2024
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Massa, il padre di una vittima porta il camion in Comune per protesta

“Mio figlio non è morto per colpa della frana, il permesso di entrare in casa ce l'avete dato voi”. Il padre di Aldo Manfredi, morto domenica a Mirteto, lancia una pesante accusa all'amministrazione comunale e per protesta parcheggia l'autocarro nell'atrio del Comune di Massa. Nel frattempo sono saliti a 4 gli indagati nell'inchiesta aperta dalla procura.

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“Mio figlio non è morto per colpa della frana, il permesso di entrare in casa ce l’avete dato voi”. Il padre di Aldo Manfredi, morto domenica a Mirteto, lancia una pesante accusa all’amministrazione comunale e per protesta parcheggia l’autocarro nell’atrio del Comune di Massa. Nel frattempo sono saliti a 4 gli indagati nell’inchiesta aperta dalla procura.

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L’ACCUSA. “La morte di mio figlio è stata colpa dell’incompetenza di chi era incaricato di seguire i lavori”. E’ l’accusa lanciata dal padre di Aldo Manfredi. “Il permesso di entrare in casa ce l’avete dato voi, dicendo che era tutto sotto controllo”. Parole scritte sull’autocarro che il signore ha posteggiato per protesta nell’atrio del Comune di Massa. Il sindaco Roberto Pucci ha preferito non commentare. Oggi si svolgeranno i funerali delle 3 vittime: a Mirteto quelli di Manfredi, in duomo quelli di Nara e del figlio Mattia.

L’INDAGINE. Nel frattempo sono diventati quattro gli indagati all’interno dell’inchiesta aperta dalla procura di Massa Carrara. Dopo il titolare della ditta che nel 2009 ha eseguito lavori nel punto in cui è avvenuta la frana e che aveva ricevuto un avviso di garanzia già il 3 novembre, ieri la procura ha iscritto nel registro degli indagati anche un altro socio. Con loro sono indagati un funzionario e un geometra del Comune di Massa.

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