sabato, 14 Dicembre 2024
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Meno fiducia, più autostima: ritratto dei giovani toscani

Sempre più informati e impegnati. Sono i giovani toscani, secondo una ricerca IARD illustrata in Regione stamattina. Alla faccia di chi li dipinge come tele o computer-dipendenti. Luci e ombre di una generazione sempre più disincantata, ma con più fiducia in se stessa.

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“Accanto all’inquietudine e all’incertezza, causati da un notevole abbassamento della fiducia negli altri, si scopre il recupero della voglia di protagonismo, di partecipare, di contare. Anche di fare politica – ha commentato l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori questa mattina, durante la conferenza stampa di presentazione di Filigrane 2009, il 19 e 20 novembre al Saschall – . Da un lato dicono di non aver molta voglia di impegnarsi socialmente mentre dall’altro salta fuori il desiderio di dedicarsi al volontariato, al proprio territorio. Inoltre non sono così tele-dipendenti: i giovani toscani sembrano non subirla, la tv”.

Secondo l’assessore i dati della ricerca offrono spunti interessanti per chi deve prendere le decisioni. “Da questo spaccato la considerazione immediata da fare è che i giovani vanno messi al centro delle strategie politiche”. Ecco intanto alcuni dati della ricerca.

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UN CAMPIONE DI 600 GIOVANI. La terza indagine sulla condizione giovanile in Toscana è stata fatta su un campione di 600 giovani, sotto i 34 anni, residenti nel territorio toscano ed è stata condotta nel primo semestre 2009. Vengono messi a confronto i dati relativi alla rilevazione 1999.

FIDUCIA. É in generale calo. Ad esempio nei confronti delle banche 10 anni prima era al 59%, adesso è al 24. Idem per la tv: quella pubblica passa dal 53% al 23, quella privata dal 47% al 23. I giornali passano dal 51 al 36%, gli industriali dal 48 al 38%, i sacerdoti dal 48 al 32%.

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RAPPORTI SOCIALI. Giù anche l’amicizia che dall’83% scende al 67. Mantengono valori alti la famiglia (da 89 a 80), l’amore (82-76), la libertà (77-79). Scende la cultura (42- 37). Stabili ma molto basse la religione (11-12) e l’impegno sociale (21-19). La voglia di impegno politico sale dal 3 al 16%.

TEMPO LIBERO. Diminuiscono quelli che dichiarano di ubriacarsi (da 43 a 12) ma anche quelli che fanno sport (da 40 a 12) o vanno al cinema (17-7). Aumentano invece quelli che vanno a casa da amici (17-29) o che ci passano il tempo sul classico ‘muretto’ (13-24). In leggero aumento anche quelli che comprano libri (8-12).

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PARTECIPAZIONE. In calo quella ad associazioni sportive (da 45 a 62). In aumento invece quella a partiti e sindacati (68-95), organizzazioni impegnate nella difesa dell’ambiente (78-9 3), band e gruppi musicali (76-86), organizzazioni per la difesa dei diritti o umanitarie (73-97), associazioni di volontariato (67-85) e culturali (60-82).

RISCOPERTA DELLA POLITICA. Circa il 51,7% (contro il 45,1) ha dichiarato di tenersi al corrente della politica, senza però parteciparvi personalmente. Il 17% ha invece espresso disgusto per la politica (contro il 20,8%). L’11,8% (a differenza del 3,4%) si considera politicamente impegnato.

MEDIA. Aumentano quelli che, tutti i giorni o quasi, guardano un tg nazionale (63-50) o locale (34-15) e che leggono quotidiani (39-28).

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