giovedì, 12 Dicembre 2024
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Meucci, un percorso museale

Bicentenario della nascita di Antonio Meucci: al via un percorso museale fra i luoghi del sapere scientifico

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Nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Antonio Meucci e all’interno dell’articolato programma del Genio Fiorentino, il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze propone la visita ai luoghi del sapere tecnico-scientifico nella Firenze del primo Ottocento (dal 16 al 23 maggio) e l’apertura straordinaria di quattro sezioni del Museo (domenica 18 maggio). Si svolgerà invece venerdì 16 maggio al Gabinetto G. P. Vieusseux il convegno intitolato “Comunicare nella Toscana negli anni giovanili di Antonio Meucci” (Sala Ferri, Palazzo Strozzi – inizio dei lavori ore 16).

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Il percorso didattico museale – realizzato in collaborazione con il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, la Fondazione Scienza e Tecnica, l’Accademia dei Georgofili, la Biblioteca Nazionale Centrale, il Teatro della Pergola e l’Osservatorio Ximeniano – rappresenta un’occasione unica per conoscere, più in dettaglio, i luoghi nei quali Antonio Meucci si formò come uomo e come scienziato. Le collezioni ospitate nelle istituzioni che aderiscono al percorso, testimoniano un panorama di intenso fermento culturale che fu il presupposto essenziale della crescita dei saperi nella Firenze del primo Ottocento. Tra le istituzioni che assunsero un fondamentale ruolo di riferimento nel panorama scientifico dell’epoca vi era l’Imperial Regio Museo di Fisica e Storia Naturale, aperto al pubblico nel 1775 e primo esempio di museo unitario delle Scienze. Per oltre un secolo, prima dell’articolazione in varie sezioni, il Museo è stato un luogo di conservazione, didattica, ricerca, sperimentazione, insegnamento superiore ed ha rappresentato una forte attrattiva per visitatori e studiosi provenienti da ogni parte d’Europa.

Negli anni giovanili di Meucci, il Museo era il fulcro della scienza fiorentina intorno al quale ruotavano anche tutti i personaggi che operavano presso le altre istituzioni scientifiche. L’ingresso e le visite guidate sono gratuite; la prenotazione è obbligatoria: tel 055- 23 46 760. Inoltre domenica 18 maggio apertura straordinaria del Museo di Storia Naturale dalle ore 9 alle ore 19. Saranno aperte le seguenti sezioni: Antropologia e Etnologia – Via del Proconsolo 12 – Geologia e Paleontologia – Via La Pira, 4 – Orto Botanico – Via Micheli 3 – Zoologia – Via Romana 17. Sono previste 2 visite guidate alle ore 10 e alle ore 16.(Ingresso e visite guidate gratuite). Per il calendario completo delle iniziative consultare http://www.msn.unifi.it/

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“Comunicare nella Toscana negli anni giovanili di Antonio Meucci” è il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 16 maggio (Palazzo Strozzi, Sala Ferri – ore 16). Nelle intenzioni dei coordinatori (Maurizio Bossi e Antonio Chiavistelli), l’incontro intende mettere in evidenza i principali aspetti che caratterizzavano le forme della comunicazione a distanza nel primo Ottocento. Saranno così illustrati prima di tutto i limiti – doganali e politici – imposti alla circolazione della parola – scritta e parlata. Limiti, quelli di cui si parlerà nel primo intervento, che il governo lorenese pose con il preciso obiettivo di controllare ogni strategia comunicativa moderna dei sudditi (Antonio Chiavistelli); di seguito – a partire dallo straordinario osservatorio costituito dal copialettere di Giovan Pietro Vieusseux – si metteranno in luce le strategie e i tempi attraverso i quali la corrispondenza – privata e commerciale – giungeva in Toscana.

L’osservatorio offerto dall’Archivio di Giovan Pietro Vieusseux oltre che a misurare il funzionamento della corrispondenza privata (pacchi e lettere) consente anche di vedere da vicino i luoghi e gli attori principali a cui l’imprenditore ginevrino e tutti gli interessati alla circolazione della parola facevano riferimento per portare in Toscana i giornali, le riviste e i libri ‘proibiti’ dalla censura toscana ma circolanti nella maggior parte dei paesi europei (Nada Fantoni); saranno poi illustrate le rotte, i vettori e le imprese che, all’interno dei confini, costituivano la rete delle comunicazioni toscane (Andrea. Giuntini). Saranno anche descritti i luoghi fiorentini dell’insegnamento tecnico e scientifico (Fausto Barbagli, Daniele Vergari). Chiuderanno il convegno due contributi sulle forme e gli strumenti utilizzati per le comunicazioni ‘pubbliche’ a distanza prima delle applicazioni dell’elettricità (rispettivamente di Stefano Selleri e Paolo Brenni).

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