martedì, 3 Dicembre 2024
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Misure anticrisi, via dal 4 maggio

Crisi, da lunedì 4 maggio sarà possibile fare domanda per i contributi di 1.650 euro della Regione per il sostegno al reddito dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e non hanno ammortizzatori sociali e per quello a favore dei lavoratori titolari di mutuo per l'acquisto della prima casa licenziati o in cassa integrazione. Ecco come fare.

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Misure anticrisi della Regione Toscana, si parte il 4 maggio. La giunta, infatti, ha approvato il regolamento, ed è stato ultimato anche il decreto attuativo. A partire da lunedì 4 maggio sarà possibile fare domanda per il contributo di 1.650 euro messo a disposizione dalla Regione per il sostegno al reddito dei lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e non hanno ammortizzatori sociali e per quello, anch’esso di 1650 euro, a favore dei lavoratori titolari di mutuo per l’acquisto della prima casa, sia licenziati che in cassa integrazione. Per questo complesso di interventi la Regione ha già stanziato 5 milioni di euro, di cui 3 milioni e 500 mila destinati al sostegno al reddito e 1 milione e 500 mila ai contributi per i mutui.

Ecco le “istruzioni per l’uso”:

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Sostegno al reddito

Possono chiedere il contributo le persone residenti in Toscana o che hanno lavorato in aziende con unità produttive o operative con sede in Toscana. La soglia di reddito, riferita al 2008, accertata secondo la normativa ISEE (indicatore situazione economica equivalente) non può essere superiore ad un valore ISEE di 12.500 euro (grosso modo corrisponde al reddito di una famiglia tipo di tre persone che possiede una casa di tre stanze dal valore ICI di circa 500 euro e un reddito familiare complessivo lordo di non più di 25 mila euro annui).

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Chi può beneficiare del contributo:
Lavoratori licenziati. I lavoratori dovranno, in questo caso, dimostrare nel periodo compreso fra il dicembre 2008 e il dicembre 2009, di essere stati licenziati e di avere un’anzianità lavorativa presso la stessa impresa di almeno 3 mesi complessivi (esclusi il licenziamento per giusta causa, motivo soggettivo, mancato superamento del periodo di prova e le dimissioni volontarie).
Lavoratori a progetto. Possono richiedere il contributo una tantum anche i titolari di contratti di collaborazione che abbiano avuto un unico committente per una durata minima di 3 mesi, consecutivi o nell’arco di 10 mesi complessivi, risolto per cessazione dell’attività o stato di crisi dell’azienda
Lavoratori a tempo determinato provenienti da aziende assoggettate a procedura concorsuale che abbiano cessato l’attività o che abbiano attuato una riduzione dell’organico aziendale dovuta alla situazione di crisi, con un’anzianità lavorativa presso la stessa impresa di almeno 180 giorni solari complessivi.
I lavoratori che fanno domanda dovranno essere residenti in Toscana, ed essere iscritti da almeno tre mesi alle liste di disoccupazione presso i Centri per l’Impiego o comunque, se si tratta di lavoratori a progetto o a tempo determinato, risultare non occupati per almeno tre mes i e non beneficiare di interventi di sostegno al reddito derivanti da ammortizzatori sociali. Questi lavoratori dovranno aver sottoscritto con il Centro per l’Impiego un patto di servizio integrato con il quale si impegnano a svolgere le azioni concordate nel piano di azione individuale. Dovranno inoltre dimostrare di non beneficiare di altri ammortizzatori adottati dal governo centrale o da altre amministrazioni pubbliche locali (Province e Comuni).

Contributo mutui prima casa

Possono presentare domanda di contributo tutti coloro che hanno perduto il posto di lavoro o sono in cassa integrazione straordinaria, residenti in Toscana e provenienti da imprese ubicate in Toscana. La soglia di reddito, riferito all’anno 2008 ed accertato secondo la normativa ISEE, non deve essere superiore a 12.500 euro. Questi lavoratori dovranno documentare una anzianità lavorativa presso la stessa impresa di almeno 3 m esi o di essere titolari di contratti a progetto o di contratti a tempo determinato e indeterminato, provenienti da aziende chiuse o in crisi. Il provvedimento è esteso anche ai lavoratori in Cassa integrazione guadagni in deroga o in mobilità.

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Questi lavoratori dovranno dimostrare di essere titolari di un mutuo per l’acquisto della prima casa su cui non sono state concesse alla banca altre garanzie reali o personali. La casa per cui si paga il mutuo non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9 e non deve avere un valore (risultante dal contratto di mutuo) superiore a 250 mila euro. I soggetti dovranno essere in regola con gli obblighi di pagamento nei confronti della propria banca al momento della richiesta e non aver richiesto benefici pubblici analoghi. Non dovranno inoltre aver ottenuto dalla propria banca la sospensione gratuita del mutuo. In caso di mutui cointestati, i requisiti dovranno essere posseduti da almeno uno dei cointestari.
La domanda può essere inoltrata fino al 31 gennaio 2010, con riferimento agli oneri finanziari sostenuti nel 2009.

Domande

Le domande, per entrambi i provvedimenti, possono essere presentate a partire dal prossimo maggio (primo giorno utile lunedì 4 maggio 2009). Dovranno essere inviate ad Artea (l’organismo pagatore della Regione Toscana); indirizzo: via San Donato 42/1, 50127 Firenze. A partire da maggio i moduli da compilare per fare domanda saranno scaricabili da Internet, sia dal sito della Regione (www.regione.toscana.it) che da quello di Artea (www.artea.toscana.it).

I moduli saranno disponibili anche presso i Centri per l’impiego (www.regione.toscana.it/lavoroeformazione/centriperlimpiego/index.html) della toscana. Informazioni: www.regione.toscana.it/lavoroeformazione/index.html cliccando la voce opportunità. Artea: [email protected] – Telefono: 055/324171.

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