Sul feretro di Mario c’è la maglia numero 25 e vicino una sua foto. Il coro della chisa Sa Gregorio Barbagio del quartiere Monterosso di Bergamo, durante la cerimonia funebre, ha intonato le canconi ”Il giorno di dolore che uno ha” e ”Non è tempo per noi” di Ligabue, il cantante preferito di Morosini.
I FUNERALI. Le esequie sono iniziate alle 11 nella chiesa del quartiere Monterosso a Bergamo. In prima fila i familiari più stretti, la fidanzata Anna, i cugini e la zia, distrutti dal dolore per la scomparsa di Piermario. La vita del ragazzo è stata costellata di molte tragedie: aveva perso la mamma, il papà e un fratello, suicida. Per la sorella, che ha gravi problemi, è partita una gara di solidarietà nel nome di Piermario. In più di cinquemila hanno raggiunto la chiesa, tra tifosi e nomi del calcio italiano. Molti hanno potuto seguire le esequie dal maxischermo allestito all’esterno della parrocchia. Fotografie, immagini, striscioni sono stati affissi lungo tutto il percorso che porta alla chiesa sulla cui scalinata sono state apposte bandiere in rappresentanza soprattutto della curva nord dell’Atalanta.
CIAO MARIO. Durante la cerimonia ha parlato anche la madre di Anna, la fidanzata di Morosini. “Abbiamo perso un figlio e un fratello, il dolore è grande ma sappiamo che non ci vuoi tristi ma con il sorriso, quel sorriso che illuminava sempre tuo viso”, le parole della signora Mariella che poi ha proseguito: “ciao Mario, ti ringraziamo della presenza nella nostra vita, ti ringraziamo per tutto quello che hai dato alla nostra Anna, ma ti chiedo un favore, almeno dal cielo chiamami Mariella e non più signora: Sarai sempre con noi, proteggici dal cielo, ti vogliamo bene”.
IL MONDO DEL CALCIO. Ma oltre ai tanti tifosi, ci sono anche i vertici della Federcalcio. Sono arrivati il presidente Giancarlo Abete, oltre al commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli e quello dell’Under 21 Ciro Ferrara, l’amministratore delegato dell’Inter Ernesto Paolillo, il direttore sportivo del Milan Ariedo Braida, l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, l’allenatore del Parma Roberto Donadoni, il presidente della Lega Pro Mario Macalli e Bernd Fisa, collaboratore del presidente della Fifa Joseph Blatter. Presente anche l’Atalanta al completo oltre che al presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta e il dg Marco Brunelli, il presidente della Lega di serie B Andrea Abodi e quello dell’Assocalciatori Damiano Tommasi. Ci sono anche tanti suoi ex compagni come il milanista Muntari, oltre a Lillo Foti, il presidente della Reggina, dove Morosini ha giocato sei mesi nella stagione 2009/10, e una rappresentanza della squadra della Sampdoria, con in testa l’allenatore Iachini.
IL SALUTO DELLO STADIO. I tifosi del Livorno avevano già salutato il loro giocatore allo stadio Picchi con cori e striscioni. Il corpo del giocatore era infatti stato portato allo stadio per ricevere l’ultimo saluto del popolo amaranto, che aveva risposto numerosissimo. Poi la partenza per Bergamo, città natale di Piermario Morosini, dove oggi si terranno i funerali.
Malore in campo, muore Morosini del Livorno. Il calcio si ferma – Il Livorno ritira per sempre la maglia numero 25 – ”Moro sei nei nostri cuori”, l’ultimo saluto a Morosini nel suo ”Picchi”