E’ in corso, presso l’istituto di medicina legale di Pescara, l’autopsia sul corpo di Piermario Morosini. Si prevede una durata dalle quattro alle cinque ore. L’incarico è stato conferito dal pm Valentina D’Agostino a Cristian D’Ovidio, professore di medicina legale all’Università di Chieti. Insieme a lui è stato nominato un consulente tossicologo, la dottoressa Simona Martello, “perché siamo nello sport”, ha spiegato il procuratore aggiunto Cristina Todeschini.
L’IPOTESI DI OMICIDIO COLPOSO. Dramma di Piermario Morosini, l’ipotesi è quella di omicidio colposo. Lo spiega il procuratore aggiunto di Pescara Cristina Todeschini, secondo cui quella che sarà effettuata sul corpo del giocatore morto sabato dopo un malore in campo sarà una autopsia “ad ampio raggio”: “Per ora sul fascicolo c’è scritto ‘ignoti’, per cautelarci il più possibile. L’ipotesi generica è quella di omicidio colposo. Tutto questo qualora dall’autopsia emergano ipotesi di rilevanza penale”. Una volta effettuata l’autopsia, il medico legale avrà 60 giorni di tempo per comunicare alla Procura i risultati ufficiali. Intanto la famiglia del centrocampista del Livorno, rappresentata dal cugino Piergiulio Morosini, ha nominato un perito di parte.
IL RICORDO. Sono state migliaia le persone che, a partire da ieri mattina, hanno affollato piazzale Montello e hanno stazionato davanti all’ingresso dello Stadio Picchi di Ardenza dove – già da sabato 14 aprile, giorno della tragedia di Pescara – è stato esposto uno striscione dei tifosi che recita: “25, Hai lotatto fino alla fine, ciao grande Moro”. Biglietti, dediche, sciarpe di varie squadre, candele, magliette, gagliardetti, pupazzi: tantissimi i modi in cui ognuno ha voluto lasciare il proprio saluto, il proprio ricordo.
LA SOCIETA’. Per il Livorno Calcio, a portare il cordoglio del presidente Spinelli è stato il Dt Attilio Perotti: “Siamo distrutti, il presidente in primis. Piermario era un ragazzo straordinario. Sempre pronto ad aiutare il prossimo e partecipe alle necessità dei più bisognosi. Ringraziamo tutta la città di Livorno, i tifosi, gli sportivi, la gente di Pescara, la Società biancoazzurra e tutte le squadre del Mondo per aver ricordato Piermario e per essere stati vicini a noi ed alla famiglia in un momento di dolore così profondo”.
IL SINDACO. Anche il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, ha espresso tutto il cordoglio della città: “La morte drammatica del giocatore del Livorno Piermario Morosini sul campo di calcio di Pescara ci lascia attoniti e increduli. Una tragedia di cui occorre capire le cause. Le immagini trasmesse dalle televisioni hanno dato il segno di quanto poco basti a stroncare una giovane vita. Nel ricordarlo sta anche l’impegno di voler comprendere le cause della morte, se un evento eccezionale o in qualche modo prevedibile. Di sicuro è incredibile morire a 25 anni nel corso di una partita di calcio dove giocano atleti supercontrollati e con un percorso quotidianamente verificato dalle strutture sanitarie e sportive. Una giovane vita stroncata nel momento della sua massima vitalità, in un’occasione di espressione di gioco e competizione come una partita di calcio, rende ancora più assurda questa morte. Il nostro pensiero e cordoglio va ai suoi compagni di squadra, a tutta la compagine del Livorno Calcio così come ai tifosi della squadra amaranto. Ad essi la città, e non solo quella sportiva, si stringe per piangere la scomparsa di questo giovane calciatore”.
RITIRO DELLA MAGLIA. Il Livorno Calcio, come aveva annunciato, ha ritirato per sempre la maglia numero 25. ”Come preannunciato nelle scorse ore – si legge in una nota pubblicata sul sito del club amaranto – il Livorno Calcio comunica che il ”25” sarà ritirato per sempre dalla numerazione ufficiale per onorare la memoria di Piermario Morosini”. E proprio quella maglia potrebbe essere indossata da tutti i tifosi toscani sabato prossimo, in occasione di Livorno-Cittadella.
IL VIGILE SI AUTOSOSPENDE. Nella relazione scritta consegnata al sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, c’é “una piena ammissione di responsabilità” da parte del vigile urbano che sabato ha parcheggiato l’auto di servizio allo stadio impedendo, per qualche minuto, l’ingresso in campo all’ambulanza. Il sindaco ha parlato di “un atto di superficialità imperdonabile, grave e incensurabile. Se i soccorsi sono stati tempestivi, come io ritengo siano stati – ha detto -, nonostante la vicenda dell’ambulanza sia riprovevole, é sbagliato mettere in stretto contatto le responsabilità del vigile urbano con la morte dello sfortunato giocatore. L’area in cui la macchina era parcheggiata era occupata da molte altre auto di servizio. Tutta l’organizzazione del piazzale ha risentito della presenza di queste automobili. In ogni caso le responsabilità sono evidenti ed è giusto che chi sbaglia paghi”. E intanto il vigile si è autosospeso. Ad annunciarlo è stato sempre il sindaco di Pescara comunicando inoltre che sono previsti un contraddittorio, con processo interno, il 7 maggio prossimo, e una sanzione disciplinare (in base all’articolo 18 del regolamento di Polizia Municipale). Il 7 maggio si riunirà appositamente la Commissione disciplinare del Comune. Per il vigile si profila una sospensione dal lavoro da un minimo di 11 giorni a un massimo di 6 mesi.
La tragedia: Malore in campo, muore Morosini del Livorno. Il calcio si ferma