Dopo le polemiche sulla moschea “alla Giotto” disegnata per trovare posto a Firenze, il dibattito si sposta poco fuori dai confini cittadini. Secondo alcune indiscrezioni la comunità islamica avrebbe chiesto al sindaco di Signa la realizzazione di un luogo di culto. E la Lega Nord insorge nuovamente, sventolando l’arma del referendum popolare.
CONTRARI. Assolutamente contraria alla realizzazione la Lega Nord, “prima di tutto perché non esiste reciprocità religiosa tra la fede islamica e la religione cristiana. Inoltre – dichiara il consigliere provinciale Marco Cordone – la Costituzione della Repubblica Italiana garantisce la libertà di culto a patto che gli ordinamenti delle religioni interessate non contrastino con le leggi italiane e l’Islam spesso è in contrasto con la normativa del nostro Paese”.
REFERENDUM. Qualora l’amministrazione comunale di Signa dovesse optare per la realizzazione di una moschea o luogo di preghiera islamico la Lega Nord si dichiara pronta a dar battaglia a suon di referendum popolare.
COLLE VAL D’ELSA. “V’è da tenere presente che – continua Cordone – qualora la magistratura dovesse sbloccare il cantiere dell’erigenda moschea di Colle Valdelsa, nel luogo di preghiera islamico della città che ha dato i natali ad Arnolfo Di Cambio potrebbero essere ospitati tranquillamente tutti i fedeli musulmani di Toscana e Emilia Romagna comprese”.