giovedì, 5 Dicembre 2024
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Municipale, oggi la festa

Una presenza che si vede e un impegno che produce effetti positivi. Così l'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni ha definito il lavoro svolto quotidianamente dalla Polizia Municipale nel corso delle celebrazioni per il 154esimo anniversario della fondazione del corpo.

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La cerimonia si è svolta come consueto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio alla presenza, tra gli altri, del prefetto di Firenze Andrea De Martino, dell’assessore regionale Agostino Fragai, delle autorità civili e militari oltre che di numerosi agenti di Polizia Municipale.

“Che la città e i cittadini si accorgano del lavoro della Polizia Municipale è nei fatti – ha esordito l’assessore Cioni -.n un recente sondaggio la sicurezza, fino a qualche tempo fa in testa alla lista dei problemi maggiormente avvertiti dai cittadini, è scivolata al 6° posto. Testimonianza che il lavoro e l’impegno profusi in questo ambito stanno producendo effetti positivi. E ovviamente continueremo su questa strada perché la sicurezza è un valore che supera le contrapposizioni politiche, un valore alla base della civile convivenza e quindi della città”.

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 L’assessore Cioni ha poi ricordato che “rientra tra le iniziative mirate a garantire la sicurezza dei cittadini anche il servizio, che prenderà il via lunedì, dei vigili in borghese a bordo dei bus. Si tratta di un servizio normale, che punta a garantire una maggiore tutela nei confronti dei passeggeri rispetto sia ad episodi di microcriminalità sia a comportamenti fastidiosi e che recano disturbo”.

L’assessore Cioni ha poi evidenziato gli altri problemi che accomunano Firenze alle altre città, problemi che spaziano dalla vivibilità notturna (“dobbiamo adeguare i servizi a una città che vive 24 ore su 24”) al degrado che genera insicurezza, soprattutto tra gli anziani, dall’aumento del consumo di alcol e droga (“con tutto quello che consegue a livello di incidenti stradali, schiamazzi notturni e via dicendo”) all’arrivo di un gran numero di cittadini stranieri spesso costretti a vivere in “condizioni disumane”. “

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A Firenze ci sono oltre mille persone che vivono in edifici occupati – ha continuato l’assessore Cioni -, frequentemente si tratta di persone che arrivano da altri paesi magari fuggendo da situazioni di guerra come per i somali che fino alla settimana scorsa stavano in via Pergolesi. Si tratta di un problema che non è possibile affrontare a livello di comune, neanche per una amministrazione come la nostra che ha il primato per la spesa sociale pro capite”.

L’assessore Cioni ha poi ricordato la recente approvazione del nuovo Regolamento di Polizia Urbana. “Dopo un confronto costruttivo che ha visto il coinvolgimento oltre che delle forze politiche anche della città, le nuove norme per la civile convivenza sono entrate in vigore. Ma non basta l’applicazione non può essere delegato al lavoro della Polizia Municipale e delle forze dell’ordine, si tratta spesso e volentieri di regole di educazione civica improntate al rispetto degli altri e della città in cui viviamo. Per questo è indispensabile che i cittadini per primi rispettino queste norme. Ecco il motivo per cui abbiamo inviato a tutte le famiglie il testo del nuovo regolamento, testo che arriverà anche alle comunità straniere e che andremo ad illustrare anche nelle scuole”.

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“La sicurezza delle città nasce dal basso – ha detto il prefetto De Martino nel suo intervento – da un’azione quotidiana volta a riaffermare le regole del vivere comune e a contrastare l’illegalità e l’antisocialità. In questa azione Firenze ha saputo anticipare i tempi del dibattito sulla sicurezza urbana e la sua Polizia Municipale gli interventi per iniziare a rimuovere le situazioni di abbandono, isolamento e degrado urbano. Il Patto per Firenze Sicura – ha proseguito De Martino – siglato nel luglio 2007, all’articolo 14 prevedeva la revisione del regolamento di Polizia Municipale per dare maggiore capacità di reazione nei confronti di quelle forme di malessere cittadino capaci di favorire fenomeni criminosi più gravi”.

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