“Abbiamo spedito centinaia di migliaia di avvisi bonari e solleciti per il mancato pagamento del bollo auto: non possono certo dirsi significativi una trentina di casi che si sono conclusi davanti al difensore civico con l’annullamento della contestazione. Tanto meno, secondo i dati forniti dagli uffici della Regione, è a rischio la copertura finanziaria del progetto per l’assistenza ai non autosufficienti”. E’ la risposta del presidente della regione Toscana Claudio Martini al richiamo del difensore civico Giorgio Morales e ai consiglieri regionali Roberto Benedetti e Alberto Magnolfi.
Niente, spiegano gli uffici della Regione, lascia al momento presupporre che la percentuale di avvisi errati si discosti molto da quella degli anni precedenti, spesso dovuta ad errori anche del contribuente nella compilazione del bollettino. I 255 mila avvisi spediti a maggio, precisano dal Settore Tributi, riguardano il 2005 e ad oggi sono stati incassati 5 milioni e 700 mila euro. Gli avvisi contestati dai contribuenti sono stati circa 6.000 (il 2% o poco più) e di questi circa 1.000 sono le contestazioni già ritenute infondate dagli uffici.
Priva di fondamento, infine, è la notizia dello smantellamento del Settore Tributi, dove lavorano attualmente 29 persone, di cui 9 assegnate al contenzioso tasse automobilistiche. Tutti i dipendenti continueranno a lavorare nel settore, che, in virtù dell’accordo stipulato dalla regione con l’Aci per l’assistenza da fornire al contribuente in sede di contenzioso in autotutela, potrà utilizzare quegli stessi dipendenti, gradualmente, per migliorare gli archivi tributari e per potenziare la lotta all’evasione, sia sulle tasse automobilistiche sia sugli altri tributi regionali, in collaborazione con la guardia di finanza e l’agenzia delle entrate. L’accordo con l’Aci ha un vantaggio anche per cittadini, che potranno rivolgersi più facilmente agli uffici distribuiti in tutte le province toscane.