venerdì, 19 Aprile 2024
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”No alla chiusura del parcheggio”: la ”battaglia” della Faentina

Questa sera gli abitanti di via Faentina si riuniscono per dire no alla chiusura del parcheggio della stazione Salviati (dismessa da un po'). ''Senza quello spazio qui è un incubo''.

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Gli abitanti di via Faentina sono pronti alla “battaglia”. Ovvero a opporsi con tutte le loro forze alla chiusura del grande parcheggio nella zona del Lapo, nato come scambiatore per la stazione ferroviaria Salviati, poi dismessa.

IL PARCHEGGIO. Da allora il parcheggio è stato abbandonato a se stesso, “invaso” dai camper e totalmente senza illuminazione. Questioni segnalate da tempo dai cittadini della zona. Tanto più che all’altezza del parcheggio si trova anche il capolinea della linea 1 dell’Ataf, di notte al buio anche quello. Poi, lo scorso 1° marzo nel parcheggio sono spuntati (“senza che nessuno ci avesse avvertito”, dicono ora i residenti) alcuni cartelli di Ferrovie (proprietaria dell’area): “Attenzione, lavori di messa in sicurezza dell’area. Si avvisa che il parcheggio verrà chiuso a partire dal 15 marzo 2012. Tutti gli autoveicoli presenti devono essere rimossi entro tale data”.

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L’ASSEMBLEA. Così, tra gli abitanti della zona è scattato l’allarme: quello che la chiusura del parcheggio posa protrarsi “fino a data da destinarsi”. Perché questa – spiegano – è l’unica area di sosta capace di dar respiro a questa parte di via Faentina, e di rispondere alle esigenze di sosta dei residenti, non solo nei giorni della pulizia delle strade. “No, noi non ci stiamo”, sostengono ora gli abitanti, che hanno convocato per questa sera (inizio ore 21 nei locali della parrocchia, in via Faentina 245) un’assemblea pubblica per far sentire la loro voce.

LA PAURA. Nei giorni scorsi, per dire no alla chiusura del parcheggio sono spuntati anche alcuni striscioni ed è stata organizzata una raccolta di firme. “Senza quel parcheggio qui è un incubo – sostiene una residente – ricordo che prima che venisse realizzato era il caos: macchine parcheggiate ovunque, nessuno che veniva a trovarci, perché trovare un posto per la macchina era impossibile. Ora abbiamo paura che le cose tornino così, anzi peggio”. Per questo, i cittadini sono pronti ora a dar battaglia.

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