Come l’agricoltura adesso anche la moda dovrà fare i conti con il cambiamento climatico. Con il progressivo innalzamento delle temperature medie stagionali, l’orientamento del consumatore e le sue abitudini di acquisto sono andate via via modificandosi.
GENNAIO, PRESTO PER I SALDI. ”La crisi induce le persone all’acquisto solo nel momento del bisogno – spiega Enzo Nigi, presidente regionale Fismo Confesercenti – ma sul mercato dell’abbigliamento incide adesso anche la norma che fissa al 5 gennaio la data di inizio per i saldi invernali, unica per tutta l’Italia”.
MODA IN DIFFICOLTA’. ”Con questa legge –prosegue – cappotti, guanti, stivali e cappelli si vendono quasi esclusivamente a saldo, rivoluzionando di fatto la gestione delle attività commerciali e ponendo agli operatori del settore moda gravi problematiche di gestione aziendale”.
LE PROPOSTE. Per questi motivi, Confesercenti Firenze ha lanciato due proposte per tutelare le imprese fiorentine, il settore della moda e il consumatore. Con la prima si intende risolvere il problema ‘saldi’, posticipandone la data di inizio almeno di un mese e mantenendo il principio di data unica a livello nazionale. La seconda prevede invece una modifica alla norma che regola la ”vendita promozionale” con l’ introduzione di limitazioni, sia per i tempi di vendita sia per quanto riguarda i capi e le merci.