sabato, 14 Dicembre 2024
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Opere d’arte regalate, ora c’è il regolamento

A opera donata si guarda in bocca eccome. Non tutti i doni possono trovare spazio in una città d'arte come Firenze, né tantomeno possono essere posizionati a casaccio. In seguito alla polemica scatenata dalla collocazione della scultura di Greg Wyatt, ecco stilato l'elenco di regole per accettare e sistemare le opere donate dagli artisti.

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Il fatto che venga donata, anche a costo zero, al Comune, non può essere un criterio per accettare o inserire in uno spazio pubblico una scultura o un’installazione. Anzi, le decisioni relative alla collocazione di un’opera d’arte in città potranno essere prese anche con il coinvolgimento dei residenti. Sono alcune delle ‘linee guida’ cui sta lavorando la commissione degli esperti voluta dall’assessore alla cultura Giuliano da Empoli per dirimere la questione delle opere d’arte da accettare o collocare a Firenze.

Presidente della commissione è il curatore d’arte di fama internazionale Francesco Bonami, affiancato da Alberto Salvadori, direttore artistico del museo Marino Marini, e da Franziska Nori, direttrice del Centro di cultura contemporanea Strozzina. L’organo si è insediato la scorsa settimana e ha appunto cominciato a lavorare in merito ai criteri generali per accettare o meno un’opera d’arte.

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Secondo la commissione, per essere accettate le opere devono essere selezionate in relazione al legame con il contesto urbano, sociale e architettonico. Gli artisti, con una precisa identità e riconoscimento professionale, verranno selezionati in base alla loro collocazione in un ranking internazionale, in un sistema stabile e codificato di musei e mostre di alto livello. Una volta ricevuto un dono, in ogni caso per l’amministrazione sarà possibile farne quello che ritiene opportuno. La commissione suggerisce poi che il Comune monitori le opere già presenti in spazi pubblici e il loro stato di conservazione: un’occasione di presa di coscienza di tutto ciò di artistico che occupa gli spazi urbani.

E per “l’incriminata” scultura Two rivers, di Greg Wyatt, che attualmente si trova in piazza Signoria, il nuovo organismo ha rilevato che la destinazione originariamente suggerita, piazza Poggi, “non presenta un contesto rilevante né coerente con il contenuto dell’opera né ha lo spazio sufficiente per ospitarla”. Un’altra opera in attesa di una destinazione. E con la speranza di non ripercorrere l’odissea delle imponenti statue donate da Nigbo.

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