Il testo, nei prossimi giorni, sarà consegnato al segretario regionale Andrea Manciulli che lo sottoporrà alla consultazione dei segretari territoriali. La Commissione si riunirà di nuovo nell’imminenza della riunione dell’Assemblea Regionale in programma per il 6 settembre.
L’articolato, nel recepire dal regolamento nazionale le norme ritenute inderogabili “in caso di svolgimento di primarie di coalizione, il Partito Democratico parteciperà con un proprio candidato”, amplia al massimo gli spazi delegati alle autonomie regionali, per favorire la più ampia partecipazione.
I principi che si intendono conciliare sono quelli di un quadro di diritti e di doveri uguali per tutti gli iscritti e gli elettori della Toscana, nonché di regole trasparenti per tutto il territorio regionale, affidando grandi responsabilità di scelta ai livelli territoriali per trovare le forme di consultazione più appropriate ed efficaci per ciascuna comunità.
Qualora le primarie siano promosse dal Partito Democratico, esse saranno sempre aperte agli elettori. Quando invece le primarie siano d’iniziativa della coalizione anch’esse aperte a tutti gli elettori, per selezionare il candidato del partito democratico, ad oggi vale quanto stabilito dallo Statuto Nazionale all’art. 20 che recita “gli iscritti al Partito Democratico possono avanzare la loro candidatura qualora essa sia stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei comp onenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente, ovvero, da almeno il venti per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale.
Lo Statuto regionale (ancora in attesa di ratifica dal comitato nazionale dei garanti) all’articolo 33 prevede un abbassamento delle soglie al 25% dei componenti l’assemblea e al 10% degli iscriiti. Ciò nello spirito di favorire una partecipazione più ampia e plurale di candidati espressione dal PD alle primarie di coalizione. Tali norme escludono di fatto la possibilità di svolgere 2 turni di elezioni primarie con la stessa platea elettorale. Tuttavia la commissione è impegnata nella ricerca di soluzioni innovative che, nel pieno rispetto degli statuti, possano garantire la più ampia partecipazione. Si tratta di soluzioni e scelte che andranno misurate anche sulla base dei rapporti politici nelle coalizioni a livello locale, in modo che l a forma di primaria adottata dal PD non vada a pregiudicare la costruzione dell’alleanza. Nei comuni al di sotto dei 5mila abitanti il regolamento prevede forme di flessibilità maggiore. Le date:
22 settembre: le assemblee territoriali eleggono il comitato organizzatore ed approvano il proprio regolamento;
10 ottobre: le assemblee comunali approvano il proprio regolamento con l’ubicazione dei seggi;
15 ottobre: i sindaci ed i presidenti di provincia uscenti dichiarano la loro disponibilità a ricandidarsi;
15 novembre: inizia la raccolta delle firme che si protrae per le tre settimane successive;
22 dicembre: sorteggio per l’ordine dei candidati sulla scheda;
7- 23 gennaio: campagna di presentazione delle candidature
25 gennaio: elezioni primarie in Toscana;
Come si evince dalle date, qualora entro il 10 di ottobre non sia stato raggiunto un accordo politico programmatico di coalizione si procede con il percorso delle primarie del Pd aperte a tutti gli elettori.