Le soluzioni proposte, che partono da presupposti di fattibilità, sviluppo, contenimento dell’impatto acustico e ambientale , sono: pista orientata di qualche grado verso Sesto Fiorentino con un prolungamento di 120 metri; obliqua rispetto all’attuale e lunga 1.950 metri; divergente e inclinata a destra rispetto all’autostrada; parallela alla A11 e con una lunghgezza utilizzabile di 2mila metri; con inclinazione che consente la massima distanza dal polo scientifico.
“Siamo ad un giro di boa importante. Per la prima volta abbiamo sul tavolo ipotesi concrete dalle quali partire per il rilancio di Peretola e per un sistema toscano votato alla cura dell’ambiente, al rispetto delle norme di sicurezza e di salvaguardia della salute dei cittadini”. Così il presidente della commissione D’Angelis che si è detto “molto soddisfatto delle analisi illustrate da Legnaioli”. Analisi sulle quali sia il presidente di AdF che i consiglieri regionali hanno espresso una sorta di “preferenza” per una pista allungata fino a 2 mila metri, parallela al polo scientifico. “Una soluzione – ha detto- che non presenta criticità in termini di impatto ambientale e acustico (non si sorvolano aree urbane ), ed è migliorativa rispetto all’attuale anche per voli a medio raggio”.
Soddisfatto del documento di Legnaioli, anche l’assessore ai Trasporti Riccardo Conti, per il quale, il messaggio importante da dare è che si farà una Vas ( valutazione ambientale strategica ) e verrà avviato un processo di partecipazione che consideriamo “necessario. La regione deve mantenere il ruolo di promozione e coordinamento per avviare quel processo di valutazione delle ipotesi migliori per tutta l’area”.