giovedì, 28 Marzo 2024
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Piazza Nobili, il benzinaio chiude, la soap continua

Piazza Nobili, capitolo secondo, o meglio epilogo e nuovo inizio. Dopo anni di serrata battaglia tra i residenti e l’amministrazione comunale, condotta anche attraverso Il Reporter, il benzinaio lascia la piazza. O meglio, la lascerà non appena l’area sarà bonificata dai residui dell’impianto. Si apre il secondo round tra cittadini e Comune. E c’è anche un po’ da ridere.

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Piazza Nobili, capitolo secondo, o meglio epilogo e nuovo inizio. Dopo anni di serrata battaglia tra i residenti e l’amministrazione comunale, condotta anche attraverso Il Reporter, il benzinaio lascia la piazza. O meglio, la lascerà non appena l’area sarà bonificata dai residui dell’impianto. Si apre il secondo round tra cittadini e Comune. E c’è anche un po’ da ridere.

FUMI. “L’impianto ha ufficialmente cessato l’attività con l’inizio del nuovo anno – dichiara Paolo Santarelli – residente nel condominio dietro al distributore – ma rimane il problema dei fumi e dei miasmi residui. E’ necessario intervenire subito per la bonifica”. Con i fumi delle pompe di benzina i residenti ci fanno i conti da anni e da anni combattono per ridurre la pericolosità di questa situazione. “Oltretutto – suggerisce Santarelli – nel momento in cui la cisterna sarà smontata, il Comune potrebbe cogliere l’occasione per installare qui un’isola ecologica con cassonetti interrati”.

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CASSONETTI. E con questo veniamo al problema numero due della piazza: i cassonetti al centro, da entrambi i lati di via Marconi, numerosi e pericolosi. L’incrocio, infatti, soffre di scarsa visibilità ed è spesso scenario di sinistri. Per questo i cittadini (così come alcuni consiglieri di quartiere) hanno ripetutamente chiesto all’amministrazione di rivedere l’assetto della piazza, possibilmente cambiando posto ai cassonetti.

PRIMO PASSO. Un primo cambiamento è in effetti avvenuto il mese scorso, ma con risultati che il consigliere comunale Pdl Alberto Locchi, autore di un’interrogazione in merito a Palazzo Vecchio, definisce esilaranti. “Tre cassonetti sono stati spostati dal lato benzinaio – racconta – ma gli altri due sono rimasti addossati all’incrocio con via Inghirami, lasciando inalterata la questione della visibilità. Per di più, nello spazio rimasto vuoto hanno cominciato a sostare le auto, aggravando la situazione”.

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SECONDO TEMPO. Qualche settimana dopo la soluzione “finale”: i due cassonetti residui sono stati spostati all’inizio di via Inghirami e al posto della sfilza di bidoni è stata installata una rastrelliera per le bici. “Inizialmente per quello spazio era stato pensato un parcheggio per motorini – continua Locchi – ma i residenti si sono infuriati contro questa ipotesi”.

BONIFICA. Per quanto riguarda invece la bonifica dell’impianto di benzina, invece, si è mossa Stefania Saccardi in persona. L’assessore all’ambiente ha garantito che i resti del distributore spariranno dalla piazza in tempi brevissimi. La cisterna sotterranea potrebbe essere invece riempita con sabbie che assorbano i fumi residui. Niente cassonetti interrati per ora, dunque.

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RIASSETTO. Ma il famoso progetto di riassetto generale della piazza che fine ha fatto? “Lo abbiamo chiesto al sindaco con un’interrogazione urgente – dichiara il consigliere comunale Emanuele Roselli (Pdl) – ma un progetto dettagliato per quella piazza ancora non c’è”. Eppure se ne sente parlare da anni: riassetto dei posti auto, allontanamento dei cassonetti dal centro, addirittura una rotonda per limitare la velocità su via Marconi e il numero di incidenti in zona. Solo idee, niente di concreto. Per il momento i residenti dovranno accontentarsi della prima vittoria: la scomparsa dalla piazza di un elemento di rischio per le case vicine.

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