E’ arrivato in ritardo (causa maltempo), ma è arrivato.
SICUREZZA. Giorgio Napolitano è atterrato a Pisa, dove era atteso all’università e non solo. Per l’arrivo del presidente della Repubblica era stato predisposto un piano di sicurezza, perché tutto andasse nel migliore dei modi.
BAGNO DI FOLLA. Ad accogliere Napolitano un bagno di folla, oltre all’Inno di Mameli cantato da un migliaio di bambini. Per il presidente affetto e applausi.
CONTESTAZIONE. Ma non solo. Il presidente della Repubblica è stato infatti anche contestato, nelle vicinanze dell’Università, da una cinquantina di antagoniti.
ANNO ACCADEMICO. E proprio alla presenza di Napolitano è stato naugurato l’anno accademico 2011/2012, il 668° dalla fondazione dell’Università di Pisa. Il rettore Massimo Augello ha aperto ufficialmente i corsi nel corso del convegno su “Mazzini e la democrazia”. Oltre al capo dello Stato e al rettore, hanno partecipato il sindaco Marco Filippeschi, Giuliano Amato, presidente del Comitato dei garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e il professor Salvo Mastellone, docente emerito dell’Università di Firenze e tra i massimi studiosi del pensiero e dell’azione di Giuseppe Mazzini.
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CANTIERI NAVALI. E non c’è stata soltanto l’università nella tappa pisana di Napolitano: il presidente ha infatti anche incontrato alcuni operai dei cantieri navali. Su cosa si siano detti ha fatto luce più tardi il segretario della Cgil pisana Gianfranco Francese: ”Ci ha detto: ‘Ragazzi resistete, non mollate e fatevi sentire da chi non vi vuole ascoltare”’.
Il maltempo crea disagi, anche Napolitano resta a terra