Per partecipare alla selezione occorrerà che il coordinatore scientifico presenti un progetto di ricerca prevedendo di svolgere l’attività principale nei laboratori dell’Ateneo o dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e di coinvolgere studiosi di Pisa. Il cofinanziamento da parte dell’Università non potra’ superare il 50% del budget complessivo, con un limite di 300 mila euro, mentre l’altro 50% dovrà essere finanziato da altri enti pubblici o da privati.
Il bando, presentato oggi nelle sale del Palazzo “Alla giornata” di Pisa dal rettore dell’Università di Pisa Marco Pasquali, dal direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana Carlo Tomassini, dal preside della facoltà di Medicina e chirurgia Luigi Murri e dal direttore scientifico del Centro per l’uso clinico delle cellule staminali Ferruccio Bonino, finanzierà progetti di ricerca traslazionali – i cui risultati sono cioè immediatamente trasferibili dal laboratorio al letto del paziente – di durata triennale, che prevedano il trasferimento nella pratica clinica di conoscenze e applicazioni diagnostiche nate dallo studio delle cellule staminali mesenchimali.
Si tratta di un particolare tipo di cellule staminali adulte che si possono ottenere dal midollo osseo e da molti altri tessuti come il grasso, il sangue di cordone ombelicale, i tessuti linfatici. Le staminali mesenchimali sono in grado di differenziarsi, sia in vitro (cioè in determinate condizioni di coltura sterile in laboratorio) sia in vivo (ovvero nell’animale da esperimento e nell’uomo), in tessuti tra loro molto diversi per origine e funzione. La loro pluripotenzialità è simile a quella delle cellule staminali embrionali, senza tuttavia le implicazioni etiche di queste ultime.
La scadenza per la presentazione delle domande è fissata all’8 marzo. Il bando e la nota di compilazione della domanda sono disponibili sul sito dell’Università.