Sta facendo il pieno di polemiche l’edizione di quest’anno di Pitti Immagine Uomo. Dopo il dibattito, ancora in corso, sul calendario di Oliviero Toscani, che ha messo in primo piano 12 pubi femminili, e la furia della Curia per il Cristo vestito alla moda, oggi alla Fortezza sono sbarcati anche i No Tav.
NO TAV. I comitati cittadini contro il sottoattraversamento fiorentino dell’Alta velocità hanno portato fin sotto l’ingresso di Pitti City uno striscione che recita “Il tunnel Tav a Firenze non sarà mai di moda”. Da tempo i comitati sostengono una proposta alternativa: un progetto di superficie, con l’aggiunta di due nuovi binari in 3 anni. La Fortezza da Basso, sotto la quale dovrebbe passare il contestato tunnel, è uno degli edifici storici considerato ad alto rischio durante scavi e lavori.
CRISTO PER PUBBLICITA’. La provocatoria pubblicità dello stilista aretino Cantarelli, ospite all’interno della Fortezza in questi giorni, ha invece fatto infuriare la Curia e diversi esponenti del centrodestra. Il Cristo vestito alla moda ha profondamente urtato la Chiesa, che ha chiesto un intervento urgente. “La pubblicità con il crocifisso offende la sofferenza umana e non solo i credenti – fa eco il consigliere comunale Emanuele Roselli (Pdl) – . Si dimentica troppo facilmente – osserva Roselli – che la crocifissione di Cristo non è solo il simbolo della cristianità, ma è la memoria di un fatto storico accaduto: la sofferenza e la passione di un uomo, Gesù di Nazareth, ucciso in croce”. “Preferisco passare da bigotto – continua Roselli – piuttosto che da insensibile ignorante. Visto che alcune pubblicità non vengono passate dalle reti televisive perché ritenute offensive o di cattivo gusto, credo sia il caso che l’amministrazione comunale verifichi al più presto l’opportunità di rimuovere queste immagini”.
TOSCANI. Nel frattempo non si placa neanche la polemica attorno al calendario realizzato da Oliviero Toscani per il Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale di Ponte a Egola. Oggi il gruppo e le donne di Sel di Palazzo Vecchio firmano una lettera aperta al fotografo. “Ci domandiamo – si legge nella lettera – se non sia figlio di una operazione comunicativa che non ha nulla di innovativo e che, più che segno di una ricerca artistica, sembra unicamente rivolta alla provocazione per sollecitare l’attenzione dei consumatori”. Infine le donne di Sel invitano Toscani ad un dibattito pubblico inerente il tema della comunicazione, “assieme a operatrici e studiose dello stesso settore, mirato all’arricchimento della società civile, in merito a un tema tanto importante”. To be continued.