giovedì, 25 Aprile 2024
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Proteste degli studenti iraniani: “Non lasciamoli soli”

Piazza Ghiberti si è colorata di verde, grazie ai tanti fiorentini presenti ieri, 25 giugno, alla manifestazione organizzata dagli iraniani residenti in Italia. Forte e chiaro il messaggio: "Non lasciamoli soli".

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“Da sola avrei avuto paura ad uscire. Mi sono messa d’accordo con altri (…) Mi sono voltata è ciò che ho visto sono state manganellate fortissime, una vera e propria carneficina“. Sono state le parole della studentessa iraniana Fetemeh Karimi ad aprire la numerosa serie di interventi, che si sono susseguiti ieri, 25 giugno, sul palco allestito in piazza Ghiberti a Firenze.

Molte le istituzioni e le associazioni presenti: Il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, la CGIL, l’Arci Firenze, Amnesty International, Sandro Rogari  l’Università di Firenze (con il professore Sandro Rogari), la UIL, il Giardino dei Ciliegi e molte altre, tutte presenti per esprimere la propria vicinanza con il popolo iraniano.

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A cominciare dal neo-sindaco Matteo Renzi che, dopo aver elogiato il coraggio straordinario dei manifestanti iraniani, ha espresso la vicinanza del Comune di Firenze a tutti gli iraniani residenti a Firenze: “Non sarete mai soli rispetto alla rivendicazione di un Iran più libero“. Un forte invito alla mobilitazione, quello del sindaco, che ha poi dichiarato “Non si può tacere e non si può far finta di niente. Gli occhi di Neda sbarrati continuano a gridare la mobilitazione personale di ciascuno di noi”. Nei prossimi giorni a palazzo Vecchio sarà appeso un drappo verde, simbolo di solidarietà con il popolo iraniano da parte di una “città che ha il cuore aperto contro l’ingiustizia e contro una repressione feroce e brutale”. 

Ed è stato proprio il verde a colorare piazza Ghiberti, durante il pomeriggio e la serata di ieri,  grazie ai numerosi nastri verdi allacciati ai polsi dei presenti. Bandiere iraniane intorno al palco, ma anche numerose scritte di sostegno: “Supported iranian people“, “Contro la repressione e il regime. Per il popolo iraniano in lotta per la libertà” e le foto di Neda, divenuta simbolo della rivolta.

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Forte il messaggio di solidarietà dei fiorentini alla rivolta di Teheran, una protesta che non coinvolge solo il popolo iraniano. “E’ una partita che coinvolge la possibilità per noi  e per loro di dialogare e di riattivare un dialogo con il mondo islamico”- spiega Sandro Rogari, docente all’Università  degli Studi di Firenze- “Ma il dialogo deve essere fondato su diritti e tolleranza. Si tratta di una battaglia di libertà nell‘interesse di tutti“. 

Ma quali possibili interventi concreti? Proposte concrete sono state avanzate dal Consiglio regionale toscano, a nome del quale sono intervenuti ieri Severino Saccardi e Riccardo Nencini. “Un doppio impegno quello della Regione Toscana. Il primo: assumere una posizione istituzionale per adottare le famiglie di quei ragazzi iraniani uccisi. In base all’art. 70 del nuovo Statuto della Regione Toscana, la regione può difatti svolgere attività di relazioni estere”.- ha affermato Riccardo Nencini- “Il secondo impegno: la Festa della Toscana di quest’anno sarà dedicata alla parola libertà, declinata sul fronte diritti civili ed umani“.

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La proposta per stanotte, invece: il numero più alto possibile di finestre fiorentine accendano un cero per Teheran, durante tutta la notte.  

 

 

 

 

 

 

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