domenica, 15 Dicembre 2024
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Pubblicità indegne delle donne? Via dalle mura di Firenze

Stop alle pubblicità lesive della dignità delle donne. Palazzo Vecchio dice no e ci mette una pietra sopra attraverso una delibera della commissione pari opportunità. In passato alcuni manifesti allusivi avevano fatto discutere in città.

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Stop alle pubblicità lesive della dignità delle donne. Palazzo Vecchio dice no e ci mette una pietra sopra attraverso una delibera della commissione pari opportunità. In passato alcuni manifesti allusivi avevano fatto discutere in città.

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LA MOZIONE. La mozione “Città libere dalla pubblicità lesiva della dignità delle donne” è stata approvata ieri all’unanimità in commissione pari opportunità. “Come affermato dalla commissione del Parlamento Europeo per i diritti delle donne e degli uomini e l’uguaglianza di genere – ha spiegato la presidente Maria Federica Giuliani (Pd) e la vice presidente Nicoletta Gullace Tarantelli- la pubblicità contribuisce non poco ad aumentare e consolidare stereotipi determinando un impatto negativo sulla parità fra i sessi”. “E’ forte la richiesta all’amministrazione – ha aggiunto la presidente Giuliani – per un impegno deciso a favore di un maggior controllo sul territorio e della concessione di spazi pubblicitari nonché sul materiale diffuso dall’ente”. La presidente ha poi annunciato che la commissione parteciperà il prossimo novembre all’inaugurazione del murale che le donne africane guidate dall’artista Esther Mahlangu stanno realizzando sopra l’ingresso del Nelson Mandela Forum.

I PRECEDENTI. Non sono mancate le polemiche in proposito in città. Recentemente a far discutere è stato un manifesto in cui una bella ragazza dichiarava di dare qualcosa gratis, che solo in seguito si scopriva essere una montatura per occhiali, ma non è stato l’unico caso. Solo la scorsa estate, sempre in Toscana, ha generato polemica una campagna pubblicitaria dell’Apt che vedeva protagonista il lato b di un’altra gentil donzella. Casi come questi, pare, non sono destinati a ripetersi tra le mura cittadine.

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