“Accomodatevi”. Suona più o meno così la risposta di Matteo Renzi al segretario toscano dell’Idv Fabio Evangelisti, che oggi a mezzo stampa aveva dato un ultimatum al sindaco dicendo: “o ci restituisce un posto in giunta o andremo all’opposizione”. Tensioni tra Idv e Pd anche in Regione.
POLTRONE. Al centro dello scontro una questione di cariche: da quando Cristina Scaletti ha abdicato al suo ruolo da assessore comunale per entrare nella giunta regionale, infatti, l’Idv non ricopre più nessun incarico di prestigio in Palazzo Vecchio. E non è la prima volta che Evangelisti alza i toni, chiedendo un altro assessorato o quantomeno la presidenza del consiglio. Ma Renzi risponde picche.
CIAO. “Se uno mi dice: ‘o mi dai un posto o me ne vado’, io rispondo ‘ciao’”. Così replica oggi il sindaco di Firenze, aggiungendo di credere “che i cittadini sappiano riconoscere quei politici che cercano di fare l’interesse della propria città e quelli che stanno soltanto a elemosinare delle poltrone”. “Il partito di Evangelisti si è presentato alle elezioni con il mio simbolo, è entrato in consiglio comunale perché collegato al nome Matteo Renzi – rivendica il sindaco – e oggi chiede di avere dei posti sennò se ne va, tradendo il mandato degli elettori”.
”DEMOCRISTIANO”. Non si è fatta attendere la replica di Evangelisti: “Renzi si comporta in verità come i peggiori democristiani di una volta. Se c’è qualcuno che tradisce il mandato degli elettori – dichiara -, come si vede bene nella torbida vicenda del Multiplex, questi è proprio Matteo Renzi”. E aggiunge. “Prima delle elezioni sorrisi e pacche sulle spalle, il giorno dopo, chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto, come nella migliore tradizione dei suoi antenati democristiani, che pero’ avevano tutt’altro stile, molta più capacità e meno supponenza”.
REGIONE. Anche Enrico Rossi, presidente della giunta regionale, si trova in questi giorni a mal partito con l’Idv. Proprio ieri le commissioni cultura e sviluppo economico in seduta congiunta hanno dato il via libera al testo sui cinema a firma Pd, contrariamente alla proposta avanzata dall’assessore Scaletti. E nei giorni scorsi post-elettorali si era già vociferato di un possibile rimpasto a scapito degli assessori Idv. Lo scontro ora si sposta in aula.