martedì, 23 Aprile 2024
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Renzi, cena a patatine e mele in camper. E intanto riceve il Tapiro d’oro

Continua il viaggio elettorale del sindaco, che ieri sera era nel cuore della Toscana ''rossa'', a Piombino. Oggi giro nelle scuole fiorentine, prima delle nuove tappe. E intanto Galli gli consegna il Tapiro d’oro. ''Ll’ho simbolicamente poggiato sul suo banco vuoto in consiglio comunale''.

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Ieri Piombino, oggi Firenze, in vista delle nuove tappe. Prosegue il tour elettorale di Renzi, che si divide tra Firenze e il suo giro in camper l’Italia.

A PIOMBINO. Ieri Renzi è rimasto in Toscana. “Serata molto bella a Piombino, cuore della Toscana rossa. Tantissima gente e un calore umano di cui vorrei dire grazie a tutti e ciascuno. Possiamo davvero cambiare l’Italia e possiamo farlo Adesso. Cena poco salubre con patatine e mele in camper, mentre si torna a Firenze. Domani mattina presto (oggi, ndr) riprendo il giro del martedì nelle scuole della mia città. Buona notte!”, scriveva ieri sera su Facebook, di ritorno a Firenze.

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IL TAPIRO D’ORO. E intanto, sempre ieri, Giovanni Galli ha portato in Palazzo Vecchio il Tapiro d’oro per il sindaco. “Come annunciato ho consegnato al sindaco Renzi il Tapiro d’oro – racconta il capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Giovanni Galli – al momento della consegna, Renzi era assente, e per questo l’ho simbolicamente poggiato sul suo banco vuoto in Consiglio comunale. La statuetta è stata immediatamente rimossa dagli addetti dell’ufficio del Consiglio e, quando il sindaco si è infine presentato nell’assemblea, mi è stato negato di poterla riavere per consegnargliela di persona. Infatti, con un astuto gioco di rimpallo di responsabilità tra presidente del consiglio e direttore, si è fatto in modo che il tapiro ‘sparisse’, cosa che ha causato forte imbarazzo tra gli impiegati che attendevano direttive. A nulla sono valse le mie ripetute richieste: la statuetta è rimasta ben nascosta”.

GALLI. “L’episodio – continua Galli – dimostra che il nostro sindaco, sempre prodigo di battute ironiche su quello e quell’altro nei suoi interventi pubblici, quando si tratta di mettersi in gioco in prima persona per prendersi la sua dose di critiche, non ci sta. Forse ha paura che la sua preziosa immagine pubblica sia scalfita da un tapiro? E se gli avessi consegnato invece un ippopotamo? Che avrebbe fatto? Avrebbe chiamato i carabinieri? Ribadiamo le motivazioni che ci hanno spinto a questo gesto, che voleva essere al tempo stesso ironico e rappresentare la nostra forte critica all’operato del sindaco-candidato premier. Dopo l’aumento dell’Imu, Renzi non può più andare in giro per l’Italia a raccontare che da presidente della Provincia e poi da sindaco ha abbassato le tasse ai cittadini da lui amministrati. La verità – inconfutabile, perché fatta di numeri – è che come sindaco ha aumentato di tutto e di più: Cosap, parcheggi, asili nido, mense scolastiche, perfino i cimiteri, e da ultimo, anche l’Imu. Abbiamo bisogno di politici che la smettano solo di distruggere e rottamare e che invece comincino a costruire il futuro del nostro Paese, non soltanto a parole. E Renzi? Se si guarda ai risultati concreti, da presidente della Provincia ha lasciato buchi nei bilanci, da sindaco ha demolito pensiline ed edifici e ha tagliato tanti nastri per inaugurare opere iniziate dalle amministrazioni precedenti. Caro Renzi – conclude Galli – sei solo chiacchiere e distintivo”.

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