Matteo Renzi si è presentato oggi in tribunale a Firenze, per essere ascoltato come testimone nel processo per corruzione sulla destinazione urbanistica di Castello, 168 ettari di proprietà della compagnia assicurativa Fondiaria-Sai alla periferia della città. Tra gli imputati figurano, tra gli altri, gli ex assessori Graziano Cioni e Gianni Biagi.
RENZI CONTRO LA CONVENZIONE. Secondo il sindaco, all’epoca dei fatti presidente della Provincia, “era contra legem la convenzione tra Comune e Fondiaria-Sai” per la trasformazione urbanistica di Castello. Anche per questo la Provincia di Firenze, ha riferito Renzi, nel 2008 preferì fare un bando di gara pubblico per reperire sul mercato una sede dove trasferire 900 dipendenti e alcune scuole superiori, anziché accettare che progettista e costruttore del nuovo edificio a Castello venissero indicati in base alla convenzione.
LA CONTRO-OFFERTA. Renzi ha poi svelato in aula che un nuovo tentativo di attirare la Provincia a Castello avvenne nel settembre 2008, quando la Fondiaria-Sai offrì all’ente il terreno già previsto dentro l’area di Castello. “Fu un evidente cambio di rotta – ha osservato Renzi – Non ci veniva più proposto di realizzare la sede a Castello in base allo schema della Convenzione tra Comune e Fondiaria, che come Provincia criticavamo, ma di acquisire direttamente il terreno”.
SEDE E STADIO. “Accadde nel settembre 2008 – ha raccontato il primo cittadino – quando venni invitato a un pranzo con il dirigente di Fondiaria, Fausto Rapisarda”. Lo stesso dirigente è ora tra gli imputati del processo. “Rapisarda – ha proseguito – fece a noi della Provincia la proposta di cessione dell’area per costruirvi i nostri uffici. Non detti risposta, e presi tempo lasciando poi cadere la cosa”. Renzi ha anche ricordato che quello stesso giorno, o il giorno dopo, ci fu l’iniziativa in cui fu lanciata l’idea di costruire il nuovo stadio proprio a Castello.