Non una chiusura, ma una decisa frenata sì. Il sindaco Matteo Renzi ha messo i primi paletti al progetto dell’ipotetica moschea di prossima costruzione a Firenze. Dopo le polemiche scatenate dal bozzetto pubblicato dalla stampa nei giorni scorsi (e soprattutto dalle dichiarazioni dell’imam Ezzedine Elzir, che avrebbe ammesso di desiderare un minareto simile al campanile di Giotto), interviene il primo cittadino. E apre un nuovo dibattito.
FUND RAISING. La moschea si può fare, ma non con soldi pubblici: questo il succo del Renzi-pensiero. “E’ giusto che chi vuole un luogo per farlo ce l’abbia – ha sottolineato – ma se lo deve pagare perché il pubblico fa altre cose: ospedali, asili nido…”. Nel frattempo l’imam fiorentino già pensa a dove reperire i fondi. Probabilmente la comunità islamica si rivolgerà a “sponsor privati”, come nel caso della realizzazione della moschea di Colle Val d’Elsa.
ALMENO 3000 POSTI. Gli schizzi comparsi su giornali e siti internet rappresentano una moschea da almeno 3mila posti (oggi alla Fortezza da Basso per la cerimonia di chiusura del Ramadan si sono presentati in 5mila). Ma “per passare dalla teoria alla pratica – ribadisce il sindaco – siamo ancora molto lontani e a Firenze per una cosa del genere non ci sono nemmeno gli spazi fisici”.
TOTO-LUOGO. Intanto è già partito il toto-luogo per l’ipotetica moschea. E c’è chi nuovamente tira in ballo la sovraffollata (per ora solo sulla carta) area di Castello.