Romano Carani, il falegname di Barga (Lucca) che domenica scorsa ha strangolato il figlio disabile (leggi l’articolo), resta in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
L’OSSESSIONE PER IL FUTURO DEL FIGLIO. Agli inquirenti ha raccontato che da tempo era ossessionato dall’idea che la vecchiaia e il precario stato di salute suo e di sua moglie, gli avrebbero impedito di accudire il figlio disabile di 39 anni che necessitava di un’assistenza continua.
COFERMATO IL FERMO D’ARRESTO. A conclusione dell’interrogatorio, il gip di Lucca ha deciso per la convalida di arresto. L’uomo 65enne si trova nel carcere di San Giorgio a Lucca.