Questa mattina, dopo un anno di restauro, è tornato a splendere l’ Obelisco ai Caduti di piazza dell’Unità. Alla cerimonia era presente, l’assessore alla cultura Eugenio Giani, l’architetto Giuseppe Cini della Direzione Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, il presidente della Fondazione per i beni culturali resArte che si è occupata di reperire i fondi per il restauro curato dalla Meridiana Restauri.
Il restauro (il costo è stato di 60mila euro) dell’opera alta circa 15 metri ed eseguita da Giovanni Pini nel 1882 per ricordare i caduti dell’Unità d’Italia, è stato possibile grazie alle sponsorizzazioni che hanno potuto usufruire degli spazi pubblicitari sui teli che coprivano il cantiere.
“Si tratta di un monumento importante per la città – ha detto l’assessore Giani- ; da qui ogni anno partono i cortei per la manifestazione del 25 aprile e dell’11 agosto, due momenti fondamentali per la storia di Firenze e del paese che quest’opera in qualche modo rappresenta”.
L’intervento di restauro è avvenuto in più fasi. Dopo la spolveratura generale delle superfici con pennelli in setola morbida sono stati fatti trattamento biocidi per la rimozione delle formazioni biologiche mediante applicazione a impacco con compresse di ovatta imbevute di prodotto a base di sali di ammonio quaternario. Successivamente sono stati asportati i residui secchi con spazzole in setola sintetica e fatti impacchi localizzati con polpa di cellulosa imbevuta con la stessa soluzione di ammonio carbonato in acqua demineralizzata sulle maculature causate dai depositi di sporco atmosferico e dai prodotti di ossidazione – sali di rame – assorbiti in profondità dal marmo. Il consolidamento delle parti in fase di distacco è stato fatto con iniezioni di resina epossidica.