Prende forma ora dopo ora il nuovo provvedimento del governo per la crisi economica scatenata dal coronavirus, ossia quello che doveva essere il “decreto aprile”, ma che ormai è diventato il “decreto maggio”. Tra le ipotesi allo studio anche la riduzione dell’orario di lavoro, senza però un taglio dello stipendio: per garantire lo stesso livello di salario lo Stato introdurrebbe dei sostegni economici . E nelle ore “perse” i dipendenti potranno partecipare a corsi di formazione.
La proposta arriva dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. Questa norma temporanea è allo studio in particolare per dare risposta ai problemi concreti che si verificheranno nelle imprese per le misure si distanziamento interpersonale e per il protocollo di sicurezza anti-Covid: i turni andranno riorganizzati, meno dipendenti potranno lavorare nello stesso momento. Quindi un’alternativa alla cassa integrazione potrebbe essere proprio il taglio dell’orario di lavoro per mantenere gli stessi livelli occupazionali.
Riduzione dell’orario di lavoro, no al taglio dello stipendio
Secondo l’’ipotesi messa sul tavolo dalla ministra Catalfo i contratti collettivi aziendali e territoriali potranno prevedere temporaneamente una rimodulazione e una riduzione dell’orario di lavoro, a seguito dell’emergenza coronavirus, ma con lo stesso salario. La parte di ore che non saranno effettivamente lavorate dai dipendenti potranno essere convertite in percorsi di formazione finanziati da un fondo apposito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Sulla sua pagina Facebook la ministra ha infatti anticipato che è allo studio “una nuova misura di politica attiva, che permetterà ai lavoratori dipendenti di settori colpiti dalla crisi di potenziare le rispettive competenze partecipando a corsi di formazione durante l’orario di lavoro”.
Oggi ho partecipato ad una videoconferenza informale dei Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali dell’Unione…
Gepostet von Nunzia Catalfo am Dienstag, 5. Mai 2020
Quello di maggio sarà un maxi decreto che comprenderà interventi su diversi settori dell’economia, dalle imprese al sostegno delle famiglie, fino al bonus per la mobilità sostenibile (bici e mezzi elettrici). Sul fronte dell’occupazione, saranno confermate e potenziate le misure già in vigore, conferma Catalfo, ma “ci sarà anche un reddito di emergenza per tutti coloro i quali vivono in condizioni di estrema difficoltà”.