Tra juventini e tifosi gigliati, si sa, non c’è mai stato un grande amore e per Firenze scoprirsi con un arcivescovo bianconero è stato un “brutto colpo”.
“Nessuno è perfetto – ha proseguito l’ex segretario generale della Cei – neanche l’arcivescovo di Firenze che può avere dietro di sé qualche macchia nel suo passato: ad esempio questo sentimento di attenzione verso una certa squadra calcistica, che ovviamente è già stato abbandonato”.
“E visto che la Fiorentina – ha proseguito il nuovo arcivescovo – ha giocatori e allenatori che hanno militato nella squadra avversa, penso che possa avere un tifoso in più che è stato, nel passato, un tifoso di parte diversa”. ».
Il testo integrale dell’intervista a monsignor Betori sarà pubblicato su un inserto speciale del settimanale Toscanaoggi che sarà distribuito domenica 26 ottobre in occasione dell’ingresso in diocesi di Betori.