sabato, 27 Aprile 2024
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Risparmio energetico in dieci mosse

Pochi gesti per tagliare i consumi di elettricità senza rinunciare alle comodità: via libera agli elettrodomestici ad alta efficienza, ma l'importante è non lasciarli in stand-by troppo a lungo. E montando una valvola su ogni termosifone, scaldare casa costa tra il 15 e il 30 per cento in meno.

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Case sempre più tecnologiche uguale bollette sempre più salate. Un’equazione che ben conosciamo. Eppure qualcosa si può fare per limitare i danni di quell’armata silenziosa che da qualche anno ha invaso i nostri appartamenti. Un vero e proprio esercito corazzato di spine, spinotti e batterie. In principio fu la tv, poi il videoregistratore, in seguito il computer, adesso neanche il normale portaritratti ci basta più, abbiamo bisogno della cornice elettronica. La lotta è impari: di loro non possiamo più fare a meno. Così, senza che ce ne accorgiamo, i consumi energetici lievitano e il nostro conto in banca scema.

Ma tagliare il costo in bolletta è semplice, come spegnere un interruttore. Semaforo verde dunque per il risparmio energetico, a partire da pochi gesti quotidiani, piccole abitudini che poco incidono sul nostro stile di vita, ma che molto possono fare per il nostro portafogli. Si comincia con i tanto vituperati led, da tempo sotto accusa da parte delle associazioni ambientaliste e di consumatori. Il consiglio numero uno, dunque, è quello di spegnere gli elettrodomestici – televisore, lavatrice o pc che sia – direttamente dal pulsante principale, anziché lasciarli in stand-by. Se è vero che il consumo della spia è irrisorio, altrettanto vero è che le nostre case al buio brillano più di un albero di Natale: moltiplicando il costo di ogni led, il risparmio che si ottiene varia dal prezzo di un biglietto per il cinema fino a una ventina di euro l’anno, a seconda di quanti apparecchi possediamo. Non una grossa cifra, ma un punto di partenza per limitare gli sprechi.

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Quando andiamo a comprare un elettrodomestico, inoltre, assicuriamoci che sia classificato come A o A+: non molti sanno che lavastoviglie e lavatrici di questo tipo consumano meno acqua di quanta se ne utilizza lavando a mano. A fronte di un investimento più sostanzioso, il risparmio sarà dunque costante negli anni a seguire. Sarebbe buona norma, poi, effettuare i lavaggi solo a pieno carico e preferire le temperature più basse, evitando il prelavaggio. In alternativa si può interrompere il ciclo per una decina di minuti, lasciando in ammollo i panni, e poi farlo ripartire. La manutenzione inoltre è fondamentale per l’efficienza energetica e la lunga vita degli elettrodomestici: ad esempio se il congelatore è correttamente sbrinato, anziché foderato da uno strato di ghiaccio, funziona meglio e con meno spesa.

Un’altra strategia è posizionare il frigo nella zona più fredda della cucina ed evitare quelli ad incasso, più facili a surriscaldarsi. Non dimentichiamo infine le lampadine a fluorescenza che, a parità di luce, consumano il 70 per cento in meno di quelle tradizionali. Tutto ciò dovrebbe portare ad un sollievo pari al 15-20 per cento della bolletta della corrente. Chi non ne avesse abbastanza può ottenere ulteriori consigli presso lo Sportello EcoEquo di via dell’Agnolo, aperto quattro mattine e due pomeriggi a settimana.

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A qualcuno piace caldo (e poco caro)

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C’è chi conosce a memoria il listino prezzi di ogni catena di supermercati e sceglie dove comprare questo e quello in base al risparmio. C’è chi passa da un gestore telefonico all’altro alla ricerca della convenienza. Ormai far quadrare i conti è diventato un mestiere. Se tutti (o quasi) conosciamo l’esistenza dei riduttori di flusso da montare sui rubinetti di casa per limitare il getto, oppure la necessità di mantenere una temperatura inferiore ai 20 gradi, non molti sono a conoscenza di altri strumenti per tagliare i costi della vita di tutti i giorni.

A partire proprio dal riscaldamento. Per chi abita in un condominio e ha la caldaia centralizzata la soluzione si chiama “valvola termostatica”. “Si tratta di un apparecchio da montare ad ogni termosifone di casa – spiega Andrea Cavaciocchi della società Ecolazio che lavora in questo settore da 15 anni, con sedi a Firenze e a Roma – in modo da poter impostare la temperatura in maniera indipendente dagli altri appartamenti del palazzo. Non solo: in questo modo è possibile differenziare la temperatura nelle varie stanze, per cui possiamo tenerla più bassa nelle camere e più alta in bagno ad esempio”. Il meccanismo si completa con un ‘ripartitore’ che misura la quantità di calore emessa da ogni radiatore e trasmette i dati a una centralina che si trova sul pianerottolo, in modo che ognuno paghi solo per l’energia effettivamente consumata.

Un modo per limitare gli sprechi, oltre che le litigate tra i vicini di casa che non riescono a mettersi d’accordo su quando e per quanto tempo tenere acceso il riscaldamento. “Il risparmio varia tra il 15 e il 30 per cento – continua Cavaciocchi – a seconda dell’uso che il cliente ne fa. Una persona a cui abbiamo installato il meccanismo ha tagliato addirittura il 70 per cento dei costi in questa stagione”. Per far funzionare al meglio l’intero sistema è necessario però affidarsi ad aziende specializzate, in grado di usare tutti gli accorgimenti necessari.

E mentre su internet fioccano consigli di ogni tipo, da come prepararsi uno sgrassatore universale a base di aceto, a come recuperare l’acqua di cottura della pasta per lavare i piatti, arriva anche il nuovo autostop, per risparmiare sulla benzina. Nonché sullo smog. Il meccanismo è semplice come mettersi d’accordo con gli amici per prendere una sola auto, anziché andare nello stesso posto ognuno con il proprio mezzo. Solo che in questo caso a mettersi d’accordo sono persone che non si conoscono tra di loro: galeotto fu il web ancora una volta. Tramite l’apposito sito (www.roadsharing.com), dopo aver inserito i propri dati, ognuno immette il tragitto che intende percorrere e cerca compagni di viaggio. Uno strumento efficace contro il caro-carburanti, ma anche contro il traffico. E se proprio ci si dovesse ritrovare incolonnati al semaforo, almeno si ha la possibilità di fare due chiacchiere.

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