domenica, 15 Dicembre 2024
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Risveglio nel fango, ad Aulla ancora frazioni isolate / FOTO

A due giorni dall'esondazione del fiume Magra, si continua a lavorare in Lunigiana per liberare le strade, ripristinare la corrente elettrica e raggiungere le frazioni ancora isolate. GUARDA LE IMMAGINI AEREE

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A due giorni dai violenti nubifragi e dall’esondazione del fiume Magra, si continua a lavorare in Lunigiana per liberare le strade, ripristinare la corrente elettrica e raggiungere le frazioni ancora isolate. La gran parte dei paesi è stata raggiunta da ricognitori dell’esercito e dagli uomini del corpo forestale. Impossibile però arrivare con gli automezzi, a causa dei ponti crollati e le strade interrotte dagli smottamenti.

NOTTE IN HOTEL PER GLI SFOLLATI. Ad Aulla continua il lavoro dei volontari della protezione civile per liberare abitazioni e scantinati dall’acqua e dal fango. In funzione anche le due cucine da campo che ieri sera hanno fornito 550 pasti caldi, mentre la sala della vecchia stazione è stata attrezzata con duecento posti letto per i volontari. I 64 sfollati sono stati invece alloggiati in alcune strutture alberghiere.

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A12 CHIUSA, TRENI FERMI. Intanto si cerca di tornare lentamente alla normalità: nel centro di Aulla questa mattina alcuni negozi, quelli che non sono stati invasi da acqua e fango, hanno riaperto i battenti grazie al ritorno dell’elettricità. Restano problemi per l’erogazione dell’acqua potabile e del gas. Difficoltà anche nelle telecomunicazioni. Rimane chiusa l’autostrada A12: i tempi della riapertura (parziale) sono ancora incerti a causa delle frane e degli smottamenti, che hanno provocato gravi danni. In corso anche gli interventi per liberare dai detriti la linea ferroviaria.

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ALLUVIONE BLOCCA I SOCCORSI. Adesso i cittadini puntano il dito contro i soccorsi, scattati in ritardo. L’alluvione ha infatti bloccato anche l’arrivo della protezione civile: la prima colonna di soccorsi è arrivata sei ore dopo l’esondazione del Magra, quando già si contava la prima vittima (Erica Pavoletti, 78 anni, travolta dall’ondata di piena mentre si trovava in auto), a cui poi si è aggiunto un secondo cadavere, quello di Claudio Pozzi, 62 anni, trovato senza vita nel garage della sua abitazione.

RISCHIO IDROGEOLOGICO. “Bloccheremo le edificazioni in tutte le aree dove ci sono state esondazioni per fare le opportune verifiche sul rispetto dei vincoli – ha annunciato il presidente della Regione Enrico Rossi, che ieri si è recato ad Aulla – solo dopo i Comuni potranno riprendere la loro attività urbanistica”. La giunta regionale ha stanziato due milioni di euro, al meno per il momento, in favore delle zona alluvionate.

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