giovedì, 12 Dicembre 2024
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Roberta Ragusa, le ricerche potrebbero partire la prossima settimana

Dopo oltre tre mesi di attesa, la prossima settimana potrebbero partire le ricerche. In campo un centinaio di militari. Intanto, dagli ultimi accertamenti, è emerso che il marito di Roberta, avrebbe chiamato la sua amante la notte in cui sua moglie è scomparsa nel nulla.

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Nuove rivelazioni e nuove testimonianze sono state rivelate durante l’ultima puntata di ”Chi l’ha visto?”, andata in onda ieri sera su Rai 3.

IMPRECISIONI. Antonio Logli, indagato per omicidio volontario, ha sempre affermato di essere andato a dormire prima delle 23, la notte in cui sua moglie è scomparsa, e di essersi svegliato la mattina seguente verso le 7, non trovando più Roberta in casa. Ma la scorsa settimana, Logli, avrebbe affermato di essere uscito di casa proprio alle 23 – vedendo per l’ultima volta Roberta vestita con una maglietta bianca e un paio di pantaloni – per recarsi nell’autoscuola in cui lavorava con sua moglie e l’amante, rincasando mezzora dopo. Una volta rientrato nella sua abitazione sarebbe andato in soffitta e poi a dormire. Nel frattempo Roberta, pare che stesse scrivendo la lista della spesa, sequestrata poi dagli inquirenti. Ma la figlia della coppia avrebbe affermato di aver visto sua madre molto prima delle 23, con addosso il pigiama rosa, lo stesso che è sparito dall’armadio.

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LE TELEFONATE. Ed altre imprecisioni relative alle prime affermazioni di Logli, sono emerse anche ieri sera durante ”Chi l’ha visto?”. Antonio Logli e la sua amante – la segretaria 28enne dell’autoscuola di famiglia – avevano due cellulari che utilizzavano esclusivamente per le loro telefonate segrete. Questi cellulari sarebbero spariti subito dopo la denuncia della scomparsa di Roberta. Ma gli inquirenti, nei mesi scorsi, ne avrebbero controllato i tabulati telefonici. Dai controlli è emerso che, contrariamente a quanto affermato da Logli, lui e la sua amante si sarebbero sentiti per telefono ben due volte prima della mezzanotte del 13 gennaio scorso, giorno in cui Roberta è sparita nel nulla. Successivamente, gli amanti, hanno gettato i loro cellulari. Ma scomparire, insieme a Roberta e ai due cellulari, anche le email che i due si sarebbero scambiati. Inoltre il marito informa di non trovare più il caricabatterie del telefonino della moglie. Misteri che si vanno ad inserire nel mistero centrale: quello della scomparsa di Roberta Ragusa.

ALL’AUTOGRILL. Antonio Fusi è stato inserito nel registro degli indagati dopo aver affermato di aver dato un passaggio ad una donna che, apparentemente, sembrava essere proprio Roberta. Successivamente la sua auto è stata posta sotto sequestro e, dagli interni, sono state prelevate tracce biologiche. Ma la donna alla quale avrebbe offerto un passaggio, potrebbe non essere Roberta, ma una signora che le somiglia. La madre di una donna avrebbe infatti mostrato la sua foto alla signora che lavora in quello stesso Autogrill e quest’ultima ha affermato che potrebbe effettivamente aver visto lei e non Roberta Ragusa. Una svolta al caso, potrebbe esser data soltanto dalla ripresa delle ricerche che, conoscenti e non, attendono da oltre tre mesi.

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LE RICERCHE. Da oltre tre mesi, tutti, amici, parenti e non, aspettano la ripresa delle ricerche. Ricerche che sarebbero state effettuate soltanto nelle 48 ore successive alla denuncia della scomparsa e poi interrotte a causa di una segnalazione in merito ad un avvistamento ritenuto ”abbastanza” attendibile ma rivelatosi poi errato. Da allora tutti aspettano, attendono la ripresa delle ricerche. Anche il web si è mobilitato per far si che le ricerche potessero essere riavviate – a tal proposito è stata creata una petizione online – e mai interrotte fino al ritrovamento di Roberta. E sembrava che qualcosa si stesse per muovere, prima entro il 25 aprile, poi dopo il primo maggio. I carabinieri sarebbero ”scesi in campo” affiancati da dei volontari provenienti dal Piemonte. Decisione poi ritirata: inesperti avrebbero potuto contribuire alla cancellazione di prove e tracce utili alla soluzione del caso. E pare però, che un centinaio di militari siano già pronti per battere la zona intorno alla casa dei Logli, in un’area di circa 15 km comprendente un parco naturale, tre fiumi – Serchio, Arno e Fiume Morto – canali, pozzi, anfratti naturali, grotte e cavità carsiche. Stando alle prime indiscrezioni, le ricerche dovrebbero partire la prossima settimana, forse proprio da martedì. Ma più il tempo passa e più la soluzione si allontana.

L’attesa: Si attende la ripresa delle ricerche

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Il mistero: Cosa l’ha distratta quella sera?

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