Il futuro della Lucchini è appeso a un filo. Anzi affidato a una lettera. Quella che il presidente della Regione Enrico Rossi ha scritto oggi al presidente russo Dimitri Medvedev, affinché intervenga direttamente sul magnate Alexei Mordashov per evitare la vendita dello stabilimento di Piombino.
LA VICENDA. Dopo aver ripercorso tutte le tappe degli ultimi anni del colosso siderurgico, dal lento declino alle speranze riapertesi con l’acquisizione da parte del gruppo russo che fa capo a Mordashov, Rossi viene al punto, chiedendo al presidente Medvedv di intervenire direttamente su Mordashov per sbloccare la situazione.
PIU’ GARANZIE. “Oggi – scrive il presidente – il futuro della Lucchini dipende da decisioni che si prendono nel vostro paese. Le risposte devono arrivare in tempi rapidi. E’ per questo che mi rivolgo a Lei nella speranza che possa aiutarci a dare risposte ai lavoratori e alle istituzioni locali che chiedono prospettive industriali certe per questo importante sito produttivo. Le chiedo un intervento diretto su Mordashov per ottenere garanzie sul rispetto degli impregni presi”.
LA CESSIONE? NON E’ PIU’ UNA PRIORITA’. Intanto, mentre era in corso la manifestazione che ha visto Piombino e la Toscana mobilitate per il futuro dello stabilimento, qualcosa sembra essersi già mosso. Dall’assemblea degli azionisti Severstal, in video-conferenza fra Mosca e Piombino, arriva la notizia che per Mordashov la cessione dello stabilimento non è più una priorità. La vendita non è scongiurata ma quantomeno sospesa. Il magnate russo arriverà a Piombino il 2 agosto, con l’obiettivo di rinegoziare il debito con le banche.
RIORGANIZZAZIONE IN VISTA. “Un’apertura importante – afferma Rossi – di cui non solo prendiamo atto con soddisfazione ma che non ci coglie impreparati. La Regione intende lavorare su questo attivando tutte le opportunità e le iniziative possibili per supportare il processo di riorganizzazione dell’azienda”. Per martedì 27 è già stata fissata una serie di riunioni a Piombino alle quali parteciperà l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini.