L’incubo di una 36enne di Prato è finito. Da tre anni era perseguitata da una collega che aveva creato un falso profilo di Facebook e con quello mandava messaggi osceni e lettere di ingiurie agli amici della donna e al titolare della ditta dove lavoravano etrambe. Allo stesso tempo le inviava lettere e mail anonime di questo tipo: “Stai attenta, so con chi civetti”.
PAZZA DI GELOSIA. Protagonista della vicenda una 32enne residente a Sesto Fiorentino, identificata dalla polizia e denunciata e sostituzione di persona. L’origine dell’odio verso la vittima sarebbe da ricondurre a motivi di gelosia. La stalker riteneva, erroneamente, che la donna avesse una relazione con un altro impiegato di cui lei si era invaghita e la incolpava dell’amore non corrisposto.
LA PERSECUZIONE. Era anche riuscita a entrare in possesso di un documento con la firma originale della vittima, che poi ha scannerizzato e usato per inviare lettere a suo nome, tra cui una al capo ufficio, in cui lo lo accusava di non essere in grado di fare il suo lavoro. In alcuni casi è passata ai fatti, pedinandola in autostrada e danneggiando ripetutamente la sua auto. La donna, stremata ha presentato varie denunce ed è arrivata addirittura a cambiare casa e a lasciare il lavoro per sfuggire alle persecuzioni.