In aumento il numero di denunce per colpa medica. Ogni anno solo a Firenze se ne contano duecento.
DUECENTO DENUNCE IN UN ANNO. E’ il dato emerso al meeting Eunomia Sanità, in corso a Firenze fino a domani. A riferirlo è il procuratore generale di Firenze Beniamino Deidda. “E’ il segno tangibile – afferma il procuratore – delle problematicità del rapporto medico-paziente che si sono sviluppate recentemente”. I duecento casi di denunce per colpa medica del capoluogo toscano, secondo Deidda, “sono una riprova del fatto che se prima il rapporto tra medico e paziente era all’insegna della fiducia, oggi molto spesso viene alimentato dal sospetto”. Da qui l’appello del procuratore a medici, pazienti, alla stessa magistratura e a tutti gli intermediari affinchè “vi sia attenzione a ripristinare un clima di maggiore serenità”.
”BASTA SPRECHI”. Sull’importanza della componente di fiducia nel rapporto medico-paziente è intervenuto anche Dario Nardella, vicesindaco di Firenze e direttore dell’associazione Eunomia, che ha evidenziato la grande mole di sprechi generati dalla medicina difensiva, ossia dalla tendenza dei medici a prescrivere analisi e cure inutili, se non talvolta addirittura dannose, pur di tutelarsi di fronte a eventuali denunce del paziente. “Quello che si deve garantire in questo momento – ha affermato Nardella – è un giusto equilibrio fra diritto alla salute, diritto alla ricerca medica e efficienza e efficacia del Sistema Sanitario Nazionale”.