mercoledì, 17 Settembre 2025
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Sciopero generale Cgil per Gaza il 19 settembre anche in Toscana

Cortei a Firenze, Livorno e Siena per fermare la guerra nella striscia di Gaza. E lunedì scenderanno in piazza i sindacati di base

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Sono tre le manifestazioni in Toscana, tra Firenze, Livorno e Siena, organizzate dalla Cgil in occasione dello sciopero generale di venerdì 19 settembre 2025, indetto per “Fermare il genocidio a Gaza”. La mobilitazione interessa tutte le categorie, ad eccezione dei servizi pubblici essenziali: a causa del breve preavviso, non coinvolgerà quindi i mezzi pubblici (autobus, tramvia, treni, aerei, traghetti faranno servizio regolare), la scuola e la sanità.

La Flc Cgil ha comunque invitato, in segno di solidarietà, a indossare un fiocco nero in scuole, atenei, enti di ricerca, accademie e conservatori della Toscana. Il prossimo 22 settembre, intanto, i sindacati di base hanno proclamato un ulteriore giorno di sciopero per la Palestina. In questo caso riguarderà anche i trasporti e gli altri servizi essenziali.

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Sciopero generale Cgil: manifestazioni in Toscana il 19 settembre

In Toscana lo sciopero generale per Gaza riguarda l’intero turno di lavoro e nella mattinata e nel pomeriggio del 19 settembre sono in programma 3 manifestazioni interprovinciali. A Livorno, dove confluiranno i lavoratori anche da Pisa, Massa Carrara, Grosseto e Lucca, il corteo partirà da piazza del Luogo Pio con concentramento alle ore 10.

A Siena, dove sono attese persone anche da Arezzo, l’appuntamento è alle ore 17 alla Lizza, mentre a Firenze (corteo anche per Prato e Pistoia) la manifestazione per Gaza prenderà il via da piazza Dalmazia, con ritrovo alle 17.15 del 19 settembre.

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Manifestazione sciopero generale Gaza 19 settembre 2025

Le richieste

“Pensiamo che sia di una gravità e di una atrocità senza precedenti quello che sta succedendo a Gaza – ha commentato il segretario generale Cgil Toscana Rossano Rossipensiamo che quel massacro e quella vera e propria deportazione del popolo palestinese vadano assolutamente fermati. Inoltre, a livello mondiale questa logica di forza e di riarmo è un pericolo vero per i diritti di tutte le persone, non possiamo non mobilitarci, non possiamo stare fermi, c’è una grande spinta dai lavoratori e dalla società civile, siamo certi che la Toscana, terra di solidarietà e pace, saprà rispondere adeguatamente. Dove non c’è umanità non ci può essere giustizia sociale, democrazia, libertà”.

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Tra le richieste la creazione di corridoi umanitari, il sostegno di tutte le missioni umanitarie (compresa la Global Sumud Flotilla), la sospensione da parte dei governi di ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele, il riconoscimento dello Stato di Palestina, l’impegno delle istituzioni internazionali per arrivare a una conferenza di pace sotto l’egida dell’ONU.

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